Alla Capitolina era sbocciato, alla Capitolina vuole rilanciarsi. In mezzo, tre stagioni di alti e bassi: dai 14 cap messi assieme in azzurro (compresi i Mondiali neozelandesi di un anno fa e il tour nelle Americhe dello scorso giugno), alla difficoltà di imporsi mista allo scarso appoggio trovato a Rovigo, con gli Aironi in Celtic League e di nuovo in Eccellenza a Prato (24 presenze tra Eccellenza e Challenge Cup). È la storia di Riccardo Bocchino, l’ex predestinato, colui che nel 2009 veniva indicato come futura apertura della Nazionale italiana.
Oggi Bocchino ha maturato una scelta controcorrente, ha deciso di lasciare il rugby del presunto professionismo per tornare a viverlo come una passione in A1. Ma se gli parli di una scelta di cuore, lui ti risponde con la logica.
«Dopo il tour mi era stata proposta la possibilità di andare alle Zebre, ma non ho condiviso il progetto e ho rivisto i miei obiettivi di vita — spiega —. Ho cercato una soluzione che mi permettesse di gestire l’impegno sportivo in modo più libero e autonomo e di abbinare a questo lo studio. Qualche contatto dall’Eccellenza l’ho
avuto, ma non vedo i presupposti di quello che viene definito professionismo: non
penso sia sufficiente un impegno di due allenamenti al giorno in un sistema che, proprio
perché lo definiamo tale, dovrebbe dare anche una certa sicurezza economica per
il presente e in parte anche per il futuro. E questo, purtroppo, non può essere garantito
dalle squadre dell’Eccellenza. A Prato, per quanto mi sia trovato bene, da marzo
non ho più percepito lo stipendio fino a poco tempo fa e ancora stiamo andando avanti.
Se questa è la situazione di una delle migliori squadre in circolazione, non penso si possa parlare di professionismo».
(…) L’ex predestinato avrebbe dovuto raccogliere l’eredità di Diego Dominguez in azzurro: ma perché in Italia è così difficile costruire un mediano d’apertura?
«In un ruolo così tecnico serve una particolare cura del giocatore, che va seguito in
maniera più sostanziosa e accurata nell’ambito di un processo di crescita». (…)
La scelta di Bocchino: dal “no” alle Zebre alla Capitolina, per guardare un po’ lontano
Creato il 07 settembre 2012 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpaPossono interessarti anche questi articoli :
-
Inter, ecco la formazione voluta da Mancini
L’acquisto di un campione del calibro di Kondogbia ha ridato speranze e rinnovato entusiasmo a tutto l’ambiente nerazzurro. La nuova Inter è in costruzione e... Leggere il seguito
Il 23 giugno 2015 da Alex80
CALCIO, SPORT -
Gds- Ecco quando si deciderà il futuro di Benassi!
Giovedì prossimo tutte le comproprietà dovranno essere risolte, altrimenti si andrà alla buste. Secondo la Gazzetta dello Sport, un caso spinoso potrebbe... Leggere il seguito
Il 21 giugno 2015 da Alex80
CALCIO, SPORT -
Spunta la Juventus per Jovetic
Sulle tracce dell'ex Fiorentina viene data pure la Juventus. Secondo la Gazzetta dello Sport, a metà di settimana prossima (tra mercoledì e giovedì) è stato... Leggere il seguito
Il 21 giugno 2015 da Fattorecampolive
CALCIO, SPORT -
Biabiany:”L’Inter per me è come una mamma. Non voglio il prestito. Entro un...
La Gazzetta dello Sport ha intervistao Jonathan Biabiany, ex esterno del Parma, attualemente svincolato. Quasi da un mese si sta allenando a Interello, per... Leggere il seguito
Il 20 giugno 2015 da Alex80
CALCIO, SPORT -
Sampdoria avviati i contatti con il Barcellona
Walter Zenga sogna un canterano del Barcellona: il trequartista macedone 21enne del Barcellona B (con cui è sotto contratto fino al 2016) David Babunski è... Leggere il seguito
Il 19 giugno 2015 da Fattorecampolive
CALCIO, SPORT -
Klinsmann: ”L’Inter ha ancora fascino, Thohir la riportera’ in alto e Mancini…”
Jürgen Klinsmann ha fatto visita ad Interello per il figlio Jonathan. L’ex attaccante dell’Inter, ed attuale Ct dell’Usa per l’occasione ha fatto... Leggere il seguito
Il 18 giugno 2015 da Alex80
CALCIO, SPORT