La scelta più difficile: interrompere questa avventura

Creato il 12 agosto 2015 da Alessandro Ligas @TTecnologico

Ne abbiamo parlato per la prima volta 3 anni fa quando è stata selezionata tra i 10 progetti finalisti di Start-up Roma, un’iniziativa volta a individuare e finanziare nuove aziende tecnologiche. Il 10 Febbraio del 2013 abbiamo incontrato il CEO e Co-Founder per un’intervista. Con una pagina nel loro blog il 10 Agosto 2015 Damiano, Marco, Federico e Matteo hanno annunciato che si prenderanno una “pausa di riflessione”.

Stiamo parlando di AppEatIt il marketplace che aiuta i lavoratori che mangiano fuori a pranzo a evitare l’attesa per avere un tavolo e un pasto al ristorante grazie a un sistema di pre-ordinazione del menu

Un’idea nata alla fine del 2011 da un bisogno percepito in un viaggio casuale in un mezzo pubblico. Come ci ha raccontato Damiano Congendo 3 anni fa “Con uno degli altri due soci stavano facendo dei test sul Market di Google con delle app per la vita quotidiana. Un giorno mi chiama al telefono e mi dice: Sono sul pullman e ho fame, perché non facciamo un app per mangiare fuori?

Ma, si legge nel blog “dopo quasi tre anni di successi, delusioni, obiettivi raggiunti e obiettivi falliti, è stato necessario fermarsi e riflettere su quanto è stato realizzato, sulla crescita che avremmo voluto raggiungere e sulla strada che ancora ci sarebbe da percorrere” … “Nonostante gli sforzi profusi però ci siamo resi conto anche di quanto fossimo lontani dal traguardo che avremmo voluto tagliare a metà del 2015. E con questa convinzione abbiamo maturato la scelta più difficile della storia della nostra start-up: interrompere questa avventura, la nostra rivoluzione nel mondo della ristorazione e sciogliere la società”.

È difficile parlare di un’impresa che chiude. È come un lutto. Ma questo non significa che sia una disfatta. Una sconfitta in battaglia non condanna le sorti di una guerra, non pregiudica la vittoria. Momenti come questi sono fondamentali per tutti perché permettono di comprendere quali errori si sono compiuti e porre rimedio per il futuro: sono lezioni da apprendere.

Come hanno detto dei ragazzi poco più che 18enni “ciò che è essenziale è avere buone idee e svilupparle, avere voglia di fare e non aver paura di osare, bisogna sfruttate le occasioni che si presentano, tentar non nuoce e anche se dovesse andare male è tutta esperienza” e la passione e la forza del team di AppEatIt non si spegnerà certamente con questo progetto ma andrà avanti con una nuova grinta e questo si legge nel titolo dato al loro post “Qui giace APPEATIT, ma non la nostra passione

Un percorso che ha permesso ai ragazzi di crescere professionalmente ed umanamente: hanno seguito due programmi di accelerazione in LUISS EnLabs, hanno ricevuto un investimento dal VC LVenture Group, hanno avuto accesso ai finanziamenti di Sardegna Ricerche, sono stati selezionati da Poste Italiane per PostepayCrowd ed hanno conseguito così un finanziamento privato. Insomma non sono stati con le mani in mano.

Ora non possiamo fare altro che dire in bocca al lupo per tutto ragazzi ed arrivederci al prossimo progetto.


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