Il titolo del post è la definizione che Aleister Crowley ha sempre dato alla magia. Se interpretiamo la frase dal punto di vista delle nostre suggestioni letterarie e cinematografiche, ci vengono in mente palle di fuoco, bastoni stregati e danze della pioggia. Ci vengono in mente Gandalf ed Harry Potter.
Eppure, senza andare così in alto e così lontano, non è pur vero che è possibile cambiare la realtà andando ad agire sulla nostra percezione?
Noi non abbiamo mai un quadro completo della realtà.
Ce ne facciamo uno.
Ce lo costruiamo, con dei metodi di indagine propri. Spesso ci obblighiamo analiticamente a giungere ad un'interpretazione, per poter fare una scelta e non restare fermi.
Guardate il logo in cima.
La realtà che evoca vi parla di un liquido dolciastro, che calma in modo blando il mal di testa?
Oppure quel logo parla di amici, parla di convivialità, parla di sorrisi, parla di spiagge, parla di sollievo dal caldo?
Quanto c'è della magia di Crowley - oggi - nel design e nella comunicazione?
Quanto è magico un iPad?