La scimmia colpisce ancora. E la conosciamo bene.

Creato il 20 gennaio 2013 da Laperonza

Mentre il Comune provvedeva, per l’ennesima volta e con soldi pubblici, quindi di tutti i cittadini onesti, a ricomprare lo specchio di viale Gramsci, quello che evita, per quanto possibile, che le vetture impegnate nella piccola rotonda di fine viale cozzino tra loro, e a rimetterlo al suo posto nonostante esso venga puntualmente sfasciato una volta ogni quindici giorni, la scimmia che opera questo tipo di virtuose azioni a danno di tutta la cittadinanza e quindi anche di se stessa s’è spostata altrove.

Me la vedo saltare di liana in liana o correre sulle sue callose quattro mani tra le viuzze del centro e scendere da dietro le mura a Porto Romana a prendere a calci e pugni, preda di chissà quali sostanze, banane pakistane nere o pasticche di mango acido o, magari, polvere di coccoina, la porta della “casetta” dell’ingresso pedonale sfondandola. La scimmia ha l’istinto di distruggere. La scimmia non ha il senso del bene comune, non sa che lo specchio che ha più volte rotto è costato a tutti, a lei, a suo padre e sua madre, ai suoi figli nati e nascituri, qualche migliaio di euro. Non sa che, sfondando l’antica porticina di Porta Romana ferisce Montegranaro fa sanguinare il senso di comunità, di appartenenza, di condivisione. Non sente, la scimmia, non capisce nella sua profonda stupidità forse indotta, il danno che fa al posto in cui vive, Del resto per la scimmia un posto vale l’altro, è una tana, un giaciglio su cui dormire.

La scimmia non la fermi con le ronde di volontari. La scimmia la fermi sterilizzandola, evitando che sia prolifica, che generi seguaci, proseliti, adepti a questo sistema culturale che sta uccidendo (forse l’ha già uccisa) Montegranaro. La scimmia si ferma quando smetteremo di passare col rosso al semaforo, quando smetteremo di parcheggiare sul marciapiede, quando ci fermeremo alle strisce pedonali, quando getteremo le cartacce nei cestini, quando smetteremo di abbandonare immondizia in giro per strada, quando smetteremo di attaccare manifesti abusivi sui muri, adesivi sui segnali, quando smetteremo di scrivere con la vernice spray dove ci pare e quello che ci pare, quando smetteremo di fare quello che vogliamo perché tanto poi al massimo ci fanno la multa e ci possiamo anche permettere di pagarla, tanto c’abbiamo i soldi, tanto babbo c’ha i soldi.

Poi servono i controlli, certamente. Ma li deve fare chi lo fa per mestiere. Per sedare la scimmia imbizzarrita ci vuole il veterinario. Non può farlo il cittadino comune. Cosa farebbe, il cittadino, se prendesse la scimmia in piena attività e si accorgesse, guardandola negli occhi, che la conosce bene?

Luca Craia


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