un ritratto di Dwayne McDuffie realizzato
dall'amico e collaboratore Denys Cowan
Ho appreso con sorpresa, e dispiacere, della improvvisa scomparsa di Dwayne McDuffie, sceneggiatore statunitense che divideva la sua attività tra il mondo delle nuvole parlanti (di recente si era occupato dei Fantastici Quattro per la Marvel e della Justice League per la DC Comics) e quello dell'animazione (solo l'altro ieri era stata proiettata l'anteprima del suo ultimo lavoro, il lungometraggio animato tratto da All Star Superman).
una immagine tratta da All Star Superman
Al momento in cui scrivo, le cause della morte dei Dwayne McDuffie sono ancora poco chiare. Si parla di complicazioni intervenute nel corso di un intervento chirurgico compiuto, forse, in seguito a un incidente.
Dwayne McDuffie aveva esordito nel mondo del fumetto sul finire degli anni '80, in qualità di membro dello staff editoriale della Marvel. Presso la casa delle idee, McDuffie si occupò di svolgere il ruolo di editor per alcuni progetti speciali, ma si segnalò soprattutto per la esilarante Damage Control (squadra di operai pronti ad intervenire per riparare ai disastri compiuti dai supereroi nel corso degli scontri con i supercriminali) e una bella serie di Deathlock (sulle cui pagine nacque il connubio con Denys Cowan).
Lasciata la Marvel, McDuffie fondò l'etichetta Milestone incentrata sulla proposta di un universo narrativo in cui ci fosse una maggioranza di eroi afroamericani (e per la cui realizzazione fossero impiegati prevalentemente autori afroamericani). Per la Milestone, che fu prodotta e distribuita dalla DC Comics, McDuffie creò Static (che è stato protagonista anche di una serie animata intitolata Static Shock, trasmessa nella fascia oraria più ambita negli USA, quella del sabato mattina. La sceneggiatura di uno degli episodi della serie, incentrato sulla violenza giovanile e l'utilizzo delle armi da fuoco, gli valse la vittoria del prestigioso Humanitas Prize), Xombi e Icon.
copertina del primo storico numero di Damage Control