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La scoperta del mondo, di Luciana Castellina (finalista Premio Strega 2011)

Creato il 14 giugno 2011 da Libriconsigliati
La scoperta del mondo

La scoperta del mondo

Titolo: La scoperta del mondo

Autore: Luciana Castellina

Editore: nottetempo
Pagine: 290
Prezzo: € 10,73
Pubblicazione: gennaio 2011
ISBN: 978-88-7452-278-1

Valutazione Libriconsigliati: imperdibile.

Luciana Castellina ha quattordici anni quando la partita di tennis estiva che sta giocando con la sua compagna di classe Anna Maria Mussolini viene interrotta dalla guardia in borghese che si occupava dei figli del Duce nella grande villa di Riccione: è il 25 luglio 1943, Mussolini è appena stato arrestato, il fascismo è finito.

Con questo episodio, insieme storico e privato, si apre il diario che Luciana Castellina, giornalista e scrittrice, ma soprattutto militante politica e parlamentare comunista, tiene tra i quattordici e i diciotto anni, ovvero dal 1943 al 1948, anni cruciali per l’Italia, e per la sua crescita personale.

Nell’introduzione, la figlia Lucrezia Reichlin scrive che il libro avrebbe potuto intitolarsi La felicità: e il diario sembra in effetti essere il racconto del percorso compiuto dall’autrice dalla felicità innocente di un’infanzia fatta di affetti familiari e di agiatezza alla felicità consapevole dell’esistenza del mondo esterno, con le sue contraddizioni e i suoi dolori.

Tra le due felicità, scorrono la giovinezza e il diario di Luciana: l’inverno a Verona al seguito del marito della madre e i pomeriggi al cinema prima del coprifuoco al Cine Guf, il ritorno a Roma, la guerra che continua, con la casa condivisa con i parenti triestini di sangue ebraico costretti alla clandestinità dalle leggi razziali, e il dolore inconsolabile per la morte di una persona cara.

Gli avvenimenti si susseguono, e le idee politiche, ancora confuse tra l’educazione fascista ricevuta a scuola e l’antifascismo moderato della sua famiglia, assumono man mano una forma più decisa («Il 20 ottobre – 1943 – per la prima volta, prendo finalmente atto che i partigiani esistono»), pur senza prendere mai completamente il sopravvento su quei racconti personali così vivi che rendono questo diario una testimonianza unica. Così la Resistenza, lo sbarco degli americani, la fine dell’occupazione si intrecciano ai primi amori, e alla scoperta della passione per la pittura: Carrà, Guttuso, Mafai, Picasso diventano per la Castellina il primissimo punto di collegamento tra il personale e il collettivo, tra l’individuo e la storia.


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