La scoperta dell’alba | Speciale Festival di Roma

Creato il 10 novembre 2012 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Pubblicato il 10 novembre 2012 con Nessun Commento

Sezione Prospettive Italia

Frase chiave del film: “La ragione irrevocabile”

“Non così presto venne l’alba, quel giorno di agosto. Ma quando venne fu memorabile. Vidi tutti i colori del mondo, un catalogo delle meraviglie. Vidi la potenza del passaggio, la transizione fatta natura e conclusa, ogni giorno, con meritato successo. Fu un’alba speciale per quel giorno speciale.” Questo brano è tratto dal primo romanzo di Walter Veltroni del 2006 dal quale trae spunto l’omonimo film La scoperta dell’alba, il secondo lungometraggio della regista Susanna Nicchiarelli. E’ il 1981, Italia vive una delle sue pagine più buie e dolorose, ancora oggi per molti aspetti irrisolta, quella gli Anni di Piombo della violenza del terrorismo. In questo contesto si ripercorre la vicenda dell’omicidio del Professor Mario Tessandori, ucciso con sette colpi di rivoltella da due brigatisti nel cortile dell’Università, sotto gli occhi di tutti, tra le braccia del suo amico e collega Lucio Astengo; quest’ultimo dopo poche scomparirà nel nulla lasciando nello sconforto la moglie e le due figlie, Caterina e Barbara, di dodici e sei anni. Trascorrono trent’anni da quel drammatico 10 settembre 1981, le bambine sono cresciute e dopo la morte della madre devono mettere in vendita da casetta al mare della famiglia. E’ proprio da quella casetta, nella quale Caterina e Barbara hanno trascorso la loro infanzia, che riemergono prepotentemente i ricordi legati al rapimento del padre. Con un’inspiegabile “magia”, un vecchio telefono grigio con la rotella che chiama nel passato, Caterina torna indietro nel tempo per riavvolgere il nastro della proprio vita e provare a cancellare la ferita della perdita prematura del genitore o almeno per capire come si svolsero i fatti. Il film scorre lento nella parte iniziale e senza grandi sorprese nel finale che appare piuttosto prevedibile. Oltre ai bravi Margherita Buy e Sergio Rubini nel cast anche la regista Susanna Nicchiarelli nel ruolo di Barbara e Lina Sastri nel piccolo ruolo di Marianna dall’Acqua.

“A cura di Katya Marletta
con la collaborazione di Gabriele Marcello“


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