Magazine Viaggi

La Scozia di Lucia: le meraviglie dell’isola di Skye

Creato il 03 luglio 2013 da Auroradomeniconi

La Scozia di Lucia: le meraviglie dell’isola di SkyeAll’interno della raccolta “Scotland, my love” oggi andiamo alla scoperta dei punti panoramici dell’isola di Skye, una delle mie parti di Scozia preferite. Scopriamo quindi, insieme a Lucia, prospettive uniche e inaspettate di alcune destinazioni considerate mete turistiche per eccellenza di quella che è denominata “isola del cielo”.

***************

Siamo stati a Skye molte volte, ma la nostra conoscenza dell’isola è lo stesso un po’ limitata. Motivo per cui abbiamo deciso d’esplorare la zona in cui ci trovavamo. Ci siamo avviati sulla stradina che sale sopra la stupefacente baia di Uig e in cima alla salita il panorama della baia che ci si è presentato era magnifico.

La Scozia di Lucia: le meraviglie dell’isola di Skye
La distesa calma del mare viola era cullata da colline vecchie come il mondo, ricoperte di una rigogliosa vegetazione. Alberi! C’erano tantissimi alberi, a differenza di quanto eravamo abituati a vedere a Lewis e Harris, dove il terreno è acido e di alberi non ne crescono! Veramente bello!

La Scozia di Lucia: le meraviglie dell’isola di Skye
C’era nebbia, l’aria era umida e fresca. La strada s’inerpicava stretta tra le colline, scendeva tra curve che riservavano scorci di paesaggio da cartolina, scorreva attraversando piccoli centri abitati fatti di casette bianche o si apriva su vallate meravigliose, come le Quairing. Ci siamo fermati poco fuori da Staffin, alla Kilt Rock che offre le sue pareti rocciose al salto di circa 60 piedi che le acque del fiume Mealt fanno nel mare. L’acqua che si gettava nel mare non era abbondante poichè le piogge erano state scarse nei mesi precedenti e la nebbiolina rendeva gli elementi del paesaggio sfumati ed indefiniti, come lo erano le sensazioni del mio cuore a trovarmi in quel posto.

La Scozia di Lucia: le meraviglie dell’isola di Skye
Era bellissimo lassù, su quell’altura, con l’immensa baia di Staffin che si estendeva a perdita d’occhio fino al Mainland, ma mi sentivo qualcosa di poco definito dentro di me. Non ero più a Lewis, luogo amato, in cui mi sentivo forte e sicura e in cui gli affetti del luogo compensavano alcuni vuoti che la vita ha lasciato sul mio cammino; ero in un altro posto e purtroppo, sulla strada di ritorno verso quella nazione infuocata dal solleone laggiù nel sud dell’Europa. C’era qualcosa d’indefinito dentro di me, riflesso perfettamente nel paesaggio circostante: c’era nebbia e c’era freddo, diffusi e persi nell’immensità dell’infinito.

La Scozia di Lucia: le meraviglie dell’isola di Skye
In forte contrasto con quel luogo senza confini, se non quelli del cielo e del mare sconfinati, sfumati alla bruma, poco più avanti si estendeva un tappeto di erica fiorita che colorava di viola il prato. Sembrava dare un tocco d‘accoglienza all’ambiente intorno a me. Sembrava un morbido materasso di soffici pensieri allegri e vivaci e quella vista mi ha aperto il cuore, allontanando quella noiosa sensazione dal mio corpo. Era un materasso di fiori che mi ha invitata a buttarmici sopra e a rotolarmici. No! Non potevo! No! Non si fanno certe cose. Nooo Lucia! Non ci provare! Invece non ho dato ascolto alla razionalità e mi sono gettata su quel materasso di erica in fiore, morbido e fresco… alla faccia dei miei quarant’anni e dell’etichetta! Era molto che sognavo di farlo, di rotolarmi giù per valli ricoperte d’erica e il pensiero di ciò mi dava sensazioni di libertà e di spensierata fanciullezza.

Ho voluto materializzare i miei desideri e prendermi la rivincita sulle privazioni che il destino ha continuato a impormi e lasciarle tra l’erica viola e profumata, lassù sulla scogliera dell’isola di Skye, sulle Ebridi.

Era ora di continuare il viaggio attraverso la Trotternish peninsula a Skye, in quella parte dell’isola solitaria  e pittoresca e dai connotati fortemente scozzesi, per raggiungere l’Old man of Storr. Eccolo! Si vedeva la sua guglia in lontananza dalla strada; abbiamo parcheggiato e attraverso un piccolo cancellino di legno ci siamo inoltrati su un sentiero ai piedi di un boschetto.

La Scozia di Lucia: le meraviglie dell’isola di Skye
Abbiamo cominciato a camminare su questa minuscola stradina ben battuta, che a tratti s’inoltrava dentro il bosco di conifere, a tratti attraversava pendii o guadava ruscelli. Il sentiero era molto in salita e decisamente faticoso. Ogni tanto faceva capolino, dalle cime degli abeti, la guglia dell’Old man of Storr, a volte scompariva completamente, per lasciare posto al cielo e alle nuvole. In altri punti il sentiero si apriva su vallate immense, infinite, in cui si dominavano con lo sguardo tratti immensi di Scozia.

La Scozia di Lucia: le meraviglie dell’isola di Skye
Si vedeva il mare sullo sfondo e le brughiere infinite interrotte solo dai lochs, le cui acque formavano specchi del cielo e assumevano il suo colore. Era un panorama davvero imponente, la cui vista costituiva una buona scusa per fermarci e riposarci un po’ lungo la ripida ascesa all’Old man of Storr. Finalmente siamo arrivati alla radura oltre il bosco di conifere. Che fatica!

La Scozia di Lucia: le meraviglie dell’isola di Skye
Davanti a noi solo brughiera e la celebre roccia appuntita, sebbene ancora distante dalla posizione in cui ci trovavamo. Siccome era tardi abbiamo deciso di non proseguire la scalata e di restare in quel punto da cui non solo si godeva uno stupefacente panorama di Skye, ma si vedeva molto bene l’Old Man of Storr che si prestava bene ad esser fotografato. Peccato la nebbia! Effettivamente la roccia più famosa dell’isola era avvolta da una nebbia birichina e dispettosa che si divertiva ad andare e venire e a nascondere ai nostri occhi curiosi quell’affascinante disegno della natura, seguendo la volontà del vento. L’aria era molto fresca e tiravano decise folate fresche. Era quasi l’imbrunire e i colori del tramonto coloravano di giallo il paesaggio. Siamo riusciti a scattare delle foto all’Old Man of Storr senza troppa nebbia intorno a esso e con il nostro prezioso bottino, abbiamo cominciato la nostra discesa verso la macchina.

Continua…

Photo Credits: Lucia Tysserand

Leggi: La Scozia di Lucia: suoni e colori del carnevale di Stornoway

Vota:

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :