LA SCUGNIZZERIA AFFOSSATA DALLA CANTERA - 5 a 0 per Barca

Creato il 24 agosto 2011 da Ciro_pastore

Un Napoli smarrito e privo di personalità, affonda miseramente davanti al Barcellona Bis. Nonostante l'innesto a centrocampo di Inler (a corto di preparazione e, soprattutto di idee), gli azzurri hanno fatto da poco credibili comprimari nel tempio del calcio moderno. Mazzarri, come al solito, ha brillato per incapacità di adattamento, schierando una difesa non solo tatticamente allo sbaraglio ma, soprattutto, incapace di far fronte all'agilità degli attaccanti catalani a causa di un'evidente disparità fisica. Difensori troppo macchinosi e scarsamente dotati nel controllo di palla (miserevoli i tentativi di Cannavaro di emulare nei lanci il sensibile piede di Piquè). Attaccanti non di ruolo, ma dotati di tecnica sopraffina, si infilavano come lame roventi nel burro di una difesa statica ed attonita. Il centrocampo, poi, incapace non solo di costruire ma perfino di distruggere, ammaliati come erano dalla melina bailada di Iniesta e Xavi. L’attacco, dopo un avvio voglioso, reso sterile alla fine da inutili rincorse nel vano tentativo di rubar palla ai difensori catalani. Alla fine 5 a 0 (più quattro pali), tifosi azul-grana impietosi a far la manita ai loro quasi consanguinei sostenitori partenopei, contenti comunque di aver partecipato, anche se da parenti poveri, al Gran Ballo della Regina d’Europa. Paliatone storico, incartare e portare a casa, in religioso ed ammirato silenzio.
Visto l'andamento impari della contesa sul terreno del Nou Camp, la partita più interessante si è svolta in tribuna, dove un esterrefatto de Laurentiis ha dovuto sottostare in decoroso silenzio all'imbarazzo del Presidente del Barça che addolorato per la magra figura del suo collega italiano che si era presentato in conferenza stampa sproloquiando di "Scugnizzeria" da contrapporre orgogliosamente alla prolifica cantera catalana. Sono decenni che i dirigenti barcellonesi lavorano ed investono sulla loro scuola calcio, e ora ne vedono i frutti dorati. I giovani, alcuni perfino giovanissimi in campo, non fanno rimpiangere i pluripremiati campioni in panchina ed in tribuna. Merito, ovviamente, di un sistema di gioco basato sul controllo palla più che sulle misure antropometriche dei giocatori. Le nostre scuole calcio hanno da troppo tempo dimenticato che il calcio è un gioco di destrezza, non è atletica leggera. Da noi contano più le doti fisiche che quelle tecniche e il risultato si vede sui nostri campi, dove un quasi quarantenne come Del Piero fa ancora la sua figura ed un ciccione mangiatore di patatine, come Cassano, gioca ancora in Nazionale.
Insomma, cari tifosi del Napoli e, soprattutto, mio caro Presidente De Laurentiis, di pane (o meglio di pizze) gli scugnizzi napoletani ne dovranno ancora mangiare tanto per tentare di eguagliare i talenti catalani. Per ora la paella batte la pizza 5 a 0.

Ciro Pastore - Il Signore degli Agnelli
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