Domani mi piacerebbe svegliarmi, fare colazione ed uscire a fare una passeggiata per le vie del mio quartiere. Prenderei viale Gian Luigi Bonelli, ma la mia fantasia mi farebbe percorrere la main street polverosa di una cittadina del far west. Vedrei saloon al posto dei bar e stalle con i cavalli al posto dei garage con le automobili. Svolterei poi a sinistra in viale Hugo Pratt ma, chiudendo gli occhi, sentirei sulla pelle la fresca schiuma del mare che immaginerei di solcare con la mia barca. Arriverei poi in Piazza Andrea Pazienza, mi metterei esattamente al centro e comincerei a girare in tondo su me stesso senza più fermarmi: come in un film le immagini dei fumetti più belli si alternerebbero l'una dopo l'altra.
Non sto parlando di un luogo di fantasia ma del quartiere romano di
Mezzocammino, dove le vie, le piazze, i parchi e le scuole sono dedicate ai personaggi dei fumetti ed ai suoi autori. Se i bimbi più piccoli sono accuditi nell'asilo nido Calimero, quelli appena un poco più grandi frequentano la scuola materna La Pimpa o La Stefi. A sei anni tutti alle scuole elementari Geronimo Stilton per poi approdare alle medie Lupo Alberto.