(di Mirko De Frassine) – Non tutti sanno che negli anni ’60 venne istituita una scuola davvero particolare in Inghilterra! Eh sì! Oggi sono tante le discussioni intorno a temi quali la religione o l’arte nella scuola come materie obbligatorie o l’uso di strumenti tecnologici a discapito della visione ‘classica’.
La scuola, Burgess Hill era un istituto dell’Hertfordshire in Inghilterra, di cui vi lasciamo il video: una vera e propria provocazione, tanto da non essere stata finanziata e abbandonata dopo qualche anno! E’ interessante però vedere le reazioni che tale scuola ha scatenato e continua a scatenare nelle reazioni delle persone!
E’ di qualche giorno fa la notizia di una scuola inglese che ha predisposto l’orario per l’ultimo biennio, dai 16 ai 18 anni, il pomeriggio dalle 13 alle 19, scatenando reazioni da parte di molti Paesi ed anche in Italia!
Nonostante studi da parte di università quali Oxford e Harvard abbiano dimostrato che i ragazzi di quell’età si attivano al meglio 4 ore dopo rispetto agli adulti, molti insegnanti e studiosi hanno affermato che sarebbe improponibile in Italia una cosa del genere perché andrebbe a turbare la giornata tipica della vita di un italiano. Come si potrebbe tornare a cena e stare insieme se si abita lontani da scuola? Come impiegherebbero i ragazzi il tempo a loro disposizione?
A queste domande si potrebbe rispondere in tantissimi modi ma personalmente penso che in Italia nonostante le grandi capacità e potenzialità decantate da tutti ogni giorno, si viva ancora negli anni ’50 con la mentalità di famiglia patriarcale. Troppi preconcetti e modi di fare stereotipati che a volte inibiscono proprio la nostra capacità di espressione: tanto è vero che gli italiani diventano grandi conquistatori all’estero dove le potenzialità vengono calate in un contesto che le nutre costantemente. Ovviamente ogni Paese ha pro e contro per ogni cosa ma sarebbe interessante che l’intelligenza italiana imparasse a cogliere gli aspetti positivi anche al di fuori dei propri confini per integrarli a quelli straordinari che già possiede!
Poi si resta allibiti quando si leggono notizie di agenzie del lavoro in Danimarca che per aiutare a trovare lavoro ai disoccupati hanno avuto la ‘genialata’ di piazzarli in vetrina con tanto di QR code collegato al loro Curriculum Vitae per essere visti da eventuali datori di lavoro e trovare un impiego! Un indicatore abbastanza rilevante di quanto si sia perso il filo logico delle cose! Del resto le vetrine hanno sempre attirato! (link agenzia)