Tutte per uno, uno per tutte. Mike Baxter si è ormai rassegnato all'idea di avere un figlio maschio. Le 3 femmine avute con Vanessa sono cresciute, una di loro è perfino diventata mamma. E poi non è mica facile crescere tre adolescenti con mille grilli per la testa. Kristin, Mandy ed Eve sono vulcani in continua eruzione. La prima è rimasta incinta ancora minorenne e sta crescendo il piccolo Boyd da sola, la seconda non ha ancora deciso che direzione dare alla sua vita e passa intere giornate davanti alla tv, la terza ha come unica passione il calcio. Serve L'uomo di casa con la sua tagliente ironia e la sua capacità di mediazione, a cercare di tenere le redini della famiglia.Parte dall'attualità oggi in prima visione alle 19.10 su Fox HD (Sky 111) la seconda folle stagione con i Baxter. Mandy è finalmente diventata maggiorenne e deve votare per la prima volta alle elezioni presidenziali. La scelta del candidato è il pretesto ideale per aprire uno scontro. Mike vorrebbe che la figlia votasse per Mitt Romney, mentre Kristin, insieme al padre di Boyd, fa pressioni sulla sorella perché dia la sua preferenza a Barack Obama. Ago della bilancia è Vanessa, che preferisce mantenere segrete le sue preferenze politiche nell'interesse dell'armonia familiare.
La sitcom capitanata da Tim Allen (Quell'uragano di papà) piace e funziona, nonostante in questa seconda stagione ben tre dei personaggi principali siano interpretati da attori diversi rispetto alla precedente. A prestare il volto alla primogenita Kristin non è più Alexandra Krosney ma Amanda Fuller (vista in Settimo Cielo e in Grey's Anatomy), il piccolo Boyd ha ora le fattezze di Flynn Morrison, mentre il padre Ryan non è più la guest star Nick Jonas dei Jonas Brothers bensì Jordan Masterson (CSI: Miami, How I Met Your Mother). Squadra vincente a volte si cambia. La vera sfida è mantenere alto il livello dello show. Sfida che l'ideatore de L'uomo di casa Jack Burditt (30 Rock) ha decisamente vinto.
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