La seconda stagione di Utopia ci porterà “dove tutto è cominciato”

Creato il 14 luglio 2014 da Nicola933
di Giulia Ferrari - 14 luglio 2014

Di Giulia Ferrari. Torna con la seconda stagione Utopia, la miniserie cult scritta da Dennis Kelly per Channel 4 (Regno Unito). Gli episodi andranno in onda ogni lunedì alle 22.00 inglesi a partire dal 14 luglio.

La prima cosa da chiedersi è: cos’è un’utopia? Il termine fu coniato dal filosofo inglese Thomas More nel suo libro omonimo. La genesi della parola dal greco è intenzionalmente ambigua: ha infatti sia l’accezione di “ottimo luogo” (eu-tòpos) sia quella di “non luogo“, luogo che non esiste (où-tòpos). Semplificando, l’utopia è dunque una società ideale che vive in un luogo perfetto e in un tempo non definito, ma è allo stesso tempo irrealizzabile.

Che cos’è invece Utopia? Beh, è tutto il contrario, nonostante la bellezza che le immagini trasudano. Come la colonna sonora, la fotografia è spettacolare: fumettistica e piena di colore, ma Utopia non è solo eye-candy (un piacere per gli occhi): è una serie che vi toglierà il sonno e vi costringerà a farvi delle domande in continuazione.

Le avvertenze generali sono le solite quando si parla di tv inglese: armatevi di santa pazienza per la programmazione, ma soprattutto se non vi piace la violenza guardate altro. Utopia non è solo cruda, è brutale. Preparatevi a stragi, scene di tortura e tutto quello che in Italia non vedremmo mai a notte fonda, figuriamoci in prima serata.

Il titolo viene dalla graphic novel The Utopia Experiments” che è il centro della trama, (non a caso la miniserie stessa ha molti punti in comune con la serie a fumetti Invisibles di Grant Morrison.) Avvolto dal mistero, il fumetto è diventato un cult fra gli appassionati, che si ritrovano su un forum online a scambiarsi teorie. Qui incontriamo i protagonisti: la giovane studentessa di medicina Becky (Alexandra Roach), il tecnico informatico Ian (Nathan Stewart-Jarrett, visto in Misfits), il complottista paranoico Wilson (Adeel Akhtar), e il giovanissimo Grant (interpretato magistralmente da Oliver Woollford). I quattro decidono di vedersi di persona quando uno dei membri del sito dichiara di essere in possesso del manoscritto mai pubblicato di Utopia – parte 2.

Loro però non sono gli unici a voler mettere le mani sul secondo volume: la graphic novel è infatti cercata anche dai due assassini professionisti, Arby e Lee (interpretati rispettivamente da Neil Maskell e Paul Ready ed un altro omaggio al mondo dei fumetti: i due personaggi ricordano infatti Mr. Vandemar e Mr. Croup, dalla graphic novel Neverwhere di Neil Gaiman), i quali lavorano per conto di una società segreta dal nome sibillino The Network, che ha radici ovunque, dalla sanità (e qui incontriamo Michael Dugdale, interpretato da Paul Higgins, fra tutti è forse lui ad essere la vera vittima degli eventi) all’agenzia segreta MI5, per cui lavora la spia Milner.

I colpi di scena sono frequenti quasi quanto le morti brutali e le domande che continuano a essere ripetute: “Where is Jessica Hyde?”, “Who is mr. Rabbit?”, “Where is the manuscript?”, ma le risposte, oltre ad una scia di morte nella serie, lasciano stupore nello spettatore, in quanto è davvero difficile capire chi è sincero. Tutti stanno facendo il doppio gioco. Tutti mentono in qualche misura. Nessuno è davvero chi dice di essere, a parte i quattro protagonisti…

Attenzione: Il prossimo paragrafo contiene spoiler sulla prima stagione di Utopia. Se non l’avete ancora vista saltate direttamente al paragrafo successivo.

I quattro protagonisti si trovano dunque al centro di un complotto dalle dimensioni gigantesche quasi senza saperlo, e da un giorno all’altro sono costretti a darsi alla macchia per sopravvivere, guidati da Jessica Hyde (Fiona O’Shaughnessy), la misteriosa donna che sembra essere il punto da cui tutto è partito: il fumetto è infatti stato scritto dal padre, scienziato e ideatore del progetto Janus, morto poi in circostanze misteriose in un manicomio.
La trama di Utopia oltre ad essere intricatissima è anche molto attuale: si parla di tecnologia, di sanità inglese (al centro di diversi scandali), di vaccini e di eugenetica, fino ad arrivare al dilemma morale che divide i personaggi e spinge addirittura Wilson a “passare al lato oscuro” unendosi al Network.

Fine degli spoiler.

Dopo il finale aperto che conclude la prima stagione, un trailer rilasciato qualche giorno fa dal network Channel 4 anticipa che la seconda si aprirà con un salto temporale, “torneremo indietro a quando tutto è cominciato”, sono le parole che accompagnano il breve video in cui vediamo una Jessica bambina mentre i suoi genitori discutono del progetto Janus.
Ci si aspettano grandi cose da questa meravigliosa miniserie, le domande senza risposta si fanno più insistenti e le questioni irrisolte fanno crescere l’attesa, ma forse l’unica domanda che dovremmo farci è quella più spaventosa: potrebbe succedere davvero?

Vi lasciamo proprio con il trailer della seconda stagione


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