New Zeland. Darrell Kincaid è in crisi… blocco dello scrittore, o meglio… della scrittrice.
Un nome da uomo, avuto non si sa per quale bizzarro motivo, è la firma di romanzi d’amore… quei romanzi che si trovano nelle edicole, abbinati a qualche rivista, che non mancano di componente erotica e dettagli piccanti… certo non da premio Pulitzer, ma pur sempre letti e ben pagati!
Darrell è a una svolta: la morte del marito la stravolge completamente.
Cosa fare adesso, senza la sua ancora di salvezza, senza la sua fonte di ispirazione e la sua metà nella vita? Niente ha più senso, se non lasciarsi vivere…almeno in quella casa, in quel piccolo paese, in cui tutto gli parla di Tom.
“Come osavano i miei personaggi essere così felici? Come osavano trovare sempre una via d’uscita dai loro problemi? Come osava la letteratura rosa essere così platealmente diversa dalla realtà? In breve, come osavano loro avere quello che a me era precluso? Avevo bisogno di una pausa. Mi preparai un tè e spalmai del burro su sue Digestive. Fui lì lì per metterci sopra una fettina di formaggio, ma preferii lasciar perdere.”
Bisognosa e affamata di affetto, la protagonista si butta fra le braccia di uomini poco seri e vive per questo momenti di vero scoramento e confusione. Questo perché non si è ancora concessa di crollare per la sua grave perdita. L’amore, però, è dove meno te l’aspetti, ma prima è necessario affrontare il dolore con coraggio e toccare il fondo.
Un romanzo d’amore, dunque, denso di intrecci, personaggi e situazioni descritti con uno stile semplice e diretto, ricorrendo anche a dialoghi divertenti e ironici a stemperare l’importanza dei momenti raccontati e a rendere meno scontato l’inevitabile lieto fine.
Lettura consigliata per la scorrevoleza del testo, per il susseguirsi di descrizioni di caratteri e luoghi che conducono il lettore alla scoperta di ciascun protagonista sin nel profondo.