Questo doveva essere un post buffo, e in un certo modo lo è, solo che Seavessi stamattina è stanca, abbacchiata dai primi caldi, ha sonno e si sta smazzando una Revoluciòn inviperita dal dentino rognoso.Per cui sembrerà solo un posto sfinito.
In questa casa non c'è posto per tutti quanti.
In questa CUCINA non c'è posto per tutti quanti (e per chi ha presente la cucina di Seavessi, è tutto dire).
Da qualche giorno, non tutte le sere ma più sì che no, l'Infanta, aiutante ufficiale nella preparazione della tavola, aggiunge subdolamente un "coperto" in più.
Seavessi, che già passa le sue notti a discutere con un figlio immaginario, guarda la sedia vuota, provando ondate di fastidio e risentimento per il suo occupante, e una vaga nostalgia per i bei tempi degli squali che almeno avevano il buon gusto di restarsene in giardino.
Ieri sera l'occupante della sedia vuota ha anche preteso il bicchiere azzurro di proprietà esclusiva di Seavessi.
Rompe un po', sto occupante della sedia vuota.
Un appello.
Fabiofàssio, ti prego. Sto impazzendo.Vieni a cena una sera, faccio la panissa, faccio il bonet, stappo il Dogliani dogc.
Fabio per favore, almeno,
il bicchiere azzurroè MIO.