Simone Tordi, coautore di un fumetto sulla banda della Magliana e autore del giallo Mondadri Luna in scorpione.
Dario Gorini, uomo di mondo e viaggiatore, sceneggiatore e regista di François, un corto che ha partecipato a numerosi concorsi.
Infine Gianluca Tino, straordinario talento del biliardino e un libro su Totti, suo idolo indiscusso: L’invasione degli UltraTotti.
Questo è l’inizio di Luna in scorpione di Simone Tordi:
Notte. Il parco è chiuso. I cancelli arrugginiti sprangati. Fazzoletti sporchi di sangue e sperma, preservativi usati, terriccio umido, foglie morte, putrefatte. Qualcuno trova sempre il modo di entrare. Barboni in cerca di riparo, coppiette in cerca di una sveltina, qualche tossico pronto per l’ennesimo buco.
Segue una scena in cui lui è legato sul pavimento bianco e fra dolori atroci e urla agghiaccianti gli escono degli scorpioni dal cervello che gli zampettano sul viso e sul corpo col pungiglione gonfio di veleno…
Allora Simone, ti senti bene? Cominciamo dai traumi infantili. Cosa ti è successo da piccolo?
... e Simone Tordi
Gianluca Tino, Dario Gorini...
Simone: E’ tardissimo, devo andare a pranzo.
Di che parlano i tuoi romanzi?
Simone: Di degrado.
Sei attratto dal marcio?
Simone: Sono attratto dal male, in funzione apotropaica.
Quali sono i tuoi tic quando scrivi, ma anche quando non scrivi?
Simone: Mi mangio le labbra.
Gianluca: Strizzo l’occhio.
Dario: Io quando sono particolarmente nervoso inclino un po’ il collo verso destra.
Qual è la tua concezione della donna e come influenza la tua scrittura?
Gianluca: Il mio libro non affronta per niente questo argomento… questa è una domanda per Dario.
Dario: L’universo femminile è quanto di più creativo esiste, no? Così istintivamente, carnalmente… detto questo è ovviamente una fonte d’ispirazione, sia in tempi di serenità, sia nei conflitti.
Simone: No comment. E’ un brutto periodo per parlare di donne.
Qual è il rapporto fra la letteratura e la vita?
Gianluca: Puoi scrivere: “All’autore vengono le bolle quando pongo questa domanda”.
Dario: …
Simone: Ma che cavolo di domanda è?!
Qual è la cosa che ti spaventa di più?
Simone: A Dario l’impotenza. Io invece la malattia.
Gianluca: A Dario la vecchiaia. A me la morte.
Dario: Più che altro la perdita di vitalità.
Gianluca: Della globalità e della comunicazione…
Non parla di Totti?
Gianluca: Totti è uno specchietto per le allodole. Il calcio è un mero pretesto…
Dario: … per parlare di Totti.
Quanto guadagna Totti?
Gianluca: Secondo me cinque picchi se li porta a casa.
Cinque picchi?!
Gianluca: Esclusi gli sponsor ovviamene.
Di che parla il tuo corto François?
Dario: François è una commedia. E’ un girotondo intorno a un tavolino dove sei personaggi si ricorrono… si incontrano e scontrano su tematiche sentimentali.
Passiamo ai libri. Che cosa leggete?
Gianluca: Leggo editoria sportiva.
Dario: Io leggo quotidiani, riviste, qualche libro… posso dire un autore che veramente…
Devi…
Dario: Hubert Selby Jr.
Chi?
Dario: Hubert Selby Jr. E’ americano, è morto da poco. E’ l’autore di Ultima fermata a Brooklyn, ma anche di un libro che per me è fondamentale che si chiama Le démon, l’ho letto in francese, Il demone. Ed è anche l’autore di Requiem for a dream da cui poi ha tratto il film Darren Aronofsky. E tra l’altro Hubert Selby Jr. fa anche un cammeo in quel film. Per me è uno scrittore pazzesco, però forse non è troppo conosciuto perché non è molto stampato.
E che tipo di letteratura fa?
Gianluca: Sono messo ai margini, lo sapevo. Quando c’è Dario di mezzo…
No aspetta, dopo vengo a te… quali sono i suoi temi?
Dario: Tratta temi universali ed è molto bravo nel trattare la psicologia umana. Alcuni romanzi sono molto sofferti, un po’ com’è stata la sua vita. Ma la cosa che proprio mi piace sono i passaggi psicologici dei personaggi.
Guardo un attimo su internet… allora… Hubert Selby Jr. ha subìto un processo per oscenità per “narrazioni troppo dettagliate della vita omosessuale e transessuale, a cui si aggiungono la violenza domestica, la droga e la brutalità umana.”
Gianluca: Tanto vale leggere Simone…
Che leggevi da bambino?
Gianluca: Il Corriere dello Sport
E da grande?
Gianluca: Il Corriere dello Sport
I tuoi autori preferiti?
Gianluca: Allora, Alessandro Vocalelli…
Ma chi è?
Gianluca: E’ il direttore del Corriere dello Sport… e Dario De Toffoli autore della sempre verde Bibbia del Poker.
Qual è un libro che hai adorato?
Dario: Tu leggi tanto in effetti…
Gianluca: Sì, io leggo molto e ne avrei cosa da dire… comunque mi fermo sempre su La bibbia del poker.
Che cosa leggevi da bambino?
Dario: Il club dei sette, è un romanzo inglese per adolescenti: un gruppetto di ragazzini nella campagna inglese. Mi piaceva moltissimo perché erano amici. E adesso, in questi anni sto rivalutando, anche in termini creativi, la tematica della condivisione.
François
Quanti contatti hai su Facebook?
Dario: 2400
Simone, cosa leggevi da piccolo?
Simone: Porno e letteratura fantastica.
E adesso?
Simone: Solo porno.
I tuoi autori preferiti?
Simone: Devo guardare su una vecchia intervista.
Non rompere. Dì gli autori.
Simone: David Peace, James Lee Burke…
Questo lo hai copiato a Omar Di Monopoli…
Simone: Dostoevskij e Gianluca Tino.
Avete l’abitudine di rileggere un libro che vi è particolarmente piaciuto?
Dario: Sì, mi capita di rivedere un film, rileggere un libro, quasi ossessivamente. Preferisco non passare a cose nuove se non ho assimilato le cose che mi sono veramente piaciute.
Gianluca: No, io al contrario odio rileggere e rivedere. Vado sempre alla ricerca di orizzonti nuovi e non mi fossilizzo mai su cose già dette.
I prossimi progetti creativi?
Dario: Spero che vada in porto la realizzazione di un nuovo piccolo film, un po’ più lungo di François, un po’ più complicato, una sfida interessante per me, che si chiamerà Lea.
Gianluca: Mi sto lanciando per la prima volta nella narrativa, ti do questa succosa anticipazione.
Simone: Scrivere un romanzo a quattro mani con Tino, oppure a sei, se riusciamo a tirar dentro Gorini.
Ora, parliamo di sbiancamento…
Simone: Io l’ho fatto. Volete vedere?