Così inizia l’opera della Divina Commedia di Dante Alighieri, e anche questo, come del resto un pò tutto, da quello che vedo, a quello che leggo, a quello che sento, è per me fonte d’ispirazione, mi lascia sempre pensare e portare tutto ai tempi di oggi.
Così ho immaginato, ho proiettato la selva oscura di Dante, alla “selva” oscura di oggi, quella che prima o poi, forse, un pò tutti viviamo.
La “selva” oscura dei nostri tempi …..
No, non sto parlando di quella selva oscura, quella che la Litizzetto chiama “la Iolanda”, ma parlo di quella selva oscura, quella della confusione, dell’incertezza, quella che è un pò come quando ti trovi ad un bivio e non sai se girare a destra o sinistra, e per non sbagliare vai, prosegui dritto, fino a quando ti chiedi, ti dici “E mò, mò andò vado???” ….
E si, perchè non è che la dritta via era smarrita, è chetu in realtà, non ci stai capendo più nulla ….
E’ un pò come quando ti chiedono se sei di destra o di sinistra e tu rispondi che sei al centro, è un pò come quando non sai se sei eterosessuale oppure omosessuale, e quindi per semplificare un pò il tutto ti definisci bisessuale, diciamo che la selva oscura di oggi, è un pò quello che non abbiamo il coraggio di dire, ammettere; chi si trova in quella selva oscura è colui che non prende una posizione ….
E allora penso ….
Fortunatamente fino ad oggi, non mi sono mai trovata per questa “selva oscura”, forse perchè c’ho sempre dato un “taglio” !!!!! ;)
Battute a parte, ogni tanto bisogna pur farsi qualche risata, non credete???
Dicevo ….
Fortunatamente, fino ad oggi, non mi sono mai ritrovata per una selva oscura, ho sempre avuto ben chiaro chi sono, ma sopratutto, non ho mai dubitato di quello che volevo e che voglio, non ho mai smarrito la dritta via ….
Ammetto però, che anch’io a volte mi sono trovata davanti ad un bivio, ma solo perchè, magari, quello che credevo e che volevo non dipendeva solo ed esclusivamente da me, e quindi, più che scegliere il bivio nel quale girare, sono stata praticamente spinta da chi, a differenza di me era nel pieno di quella selva .
E allora mi domando, mi chiedo, ma come vive chi si trova per questa “selva oscura” ?
Proviamo ad accendere la luce ed immaginare …..
Partiamo dal presupposto che, secondo me, chi si trova per quella selva oscura, avrebbe solo bisogno di accendere una luce, o forse meglio un cero ai suoi marron glace, e si, perchè è tutta questione di attributi, dai, diciamocela tutta, chiamiamolo per come si deve chiamare, è tutta questione di palle …..
La selva oscura dell’uomo, ed intendo uomo come essere umano, non è altro che l’incertezza del volere quello che si ha, l’incertezza di essere quel che si è, l’unica certezza di questa selva è il non sapere se veramente si vuole ciò che si ha .
Diciamo che forse è cosi, oppure diciamo anche che forse, la selva oscura, è il non coraggio di ammettere di non volere quel che si ha ….
Ops ….. O_0 ….. mi sento confusa anch’io, mi sembra quasi di essere entrata in quella selva oscura ….. che buio !!!!
Forse, solitamente, il “protagonista” che si trova a vivere in questa selva, non è mai solo, ed io, provo nuovamente ad immaginare, ora che per un secondo mi sono ritrovata al buio, come potrebbe essere la vita o il momento di chi vive con chi si trova con la persona che si è ritrovata per quella selva …..
Non dovrebbe essere proprio l’altra persona il cero che illumina i marron glacè dell’uomo smarrito?
Non dovrebbe essere proprio lei quella luce, quel bivio?
Forse si, dovrebbe, ma solitamente non lo è, altrimenti sarebbe troppo facile ….
Improvvisamente anche l’altra parte si trova catapultata in quell’oscurità , e da lì, inizia il “gioco” …..
Potrebbe essere un pò come una partita a scacchi, dove vince chi fa scacco matto, quindi, diciamo, restando in tema di gioco, che vince chi mette le carte in tavola, anzi, diciamocela tutta, chi mette le palle in tavola ….
Così il gioco avrebbe fine e tornerebbe la luce, niente più selva oscura, ma una selva ricca di luce e colori .
Ma ahimè, il gioco potrebbe anche essere infinito, lungo e noioso, un pò come una lunga partita a monopoli, dove la stanchezza e la monotonia ci mandano in uno stato di morte apparente, praticamente in catalessi ….
E si, un gioco senza fine, dove non ci sono nè vincitori, nè vinti, ma solo l’eterna selva oscura ….. quindi, saluti e baci ai marron glacè !!!!
Sarebbe un gioco di due parti, dove una decide di perdersi completamente in quella selva dando così l’estrema unzione ai suoi marroni, e l’altra, che si accontenta dell’oscurità, decidendo così di vivere nell’astinenza dei marroni, accontentandosi di portare ogni tanto un fiore al loro capezzale !!!
Bè, la selva oscura, è il luogo dove regna l’incertezza, la confusione, l’insoddisfazione, la paura della verità, è praticamente il cimitero dei marroni !!!!!
Bè, io direi, diamo un “taglio” alla “selva oscura”, riesumiamo i marroni ormai deceduti, e ….. e ……, bè, e poi, non ci resta che “accendere” il cero …. ;)
Kiss Kiss
Fashioniamoci