Volevo che fosse una festa, e festa è stata.
Una puntualizzazione per sgomberare il campo da dubbi di combine: con Tiziano Pizzamiglio (il presentatore per intenderci) non erano state concordate domande e di conseguenza non avevo idea di dove avrei dovuto andare a parare.
“Per cominciare ti domanderò come ti è venuta l’idea di scrivere il libro (e a questo, mi ero detto, sono in grado di rispondere), poi … vediamo”.
E questo invece mi aveva messo addosso un po’ di agitazione, in quanto ad improvvisare non sempre si riesce e a fare una figura barbina non è che ci voglia molto.
Non sapevo come sarebbe andata, avevo qualche timore, invece a bocce ferme devo ammettere che il tutto è riuscito bene. Sono contento.
Abbiamo parlato del libro, del mondo del giallo, di me, prendendoci sul serio per quello che è giusto che sia, ma senza dimenticare che si può parlare di cose serie anche sorridendo.
Per quanto riguarda il numero dei partecipanti all’evento di sabato scorso, secondo la questura eravamo in trentacinque. Io che nonostante aver passato i cinquanta so ancora contare, posso dirvi che eravamo almeno ottanta.
Cosa altro aggiungere?
Grazie.
Grazie per aver voluto condividere con me la gioia per essere riuscito nell’intento di stampare il mio primo libro (giuro che non finisce qui!) e grazie per la vostra amicizia.
Qualcuno a cui tengo particolarmente purtroppo non ce l’ha fatta a venire. Impegni e lontananza li giustificano, ma mi sono mancati. A loro un abbraccio.
Sandro
(aka ACh – the brother)