La sera tardi…

Creato il 15 dicembre 2012 da Gadilu

La sera tardi, quando scendevo nella sala da pranzo del Hauptgebäude del Wissenschaftskolleg deserta, assorta nel suo silenzio dove le cose erano semplicemente rimesse a se stesse, mi sedevo in un posto qualsiasi bevendo un boccale di birra, mangiando Mettwurst insieme a cetrioli e pane scuro e, mentre pensavo, a poco alla volta saliva intorno a me un senso più lieve e gentile dell’esistenza nel quale ogni idea passava nel suo contrario lasciando scorrere liberamente il flusso della vita; le immagini delle persone e dei loro atteggiamenti venivano riafferrate in un gioco più alto e libero, si mescolavano come l’orrore e la bellezza della creazione ancora disumana e informe. Era come pensare l’inizio di tutte le cose prima dell’istante in cui, come avviene nell’esperienza ordinaria di tutti i giorni, ciascuna di esse assume un destino segnato e irreversibile. Ma quando le cose, gli eventi e le persone sono ripensati e ripresi daccapo al loro inizio, così avevo pensato, mi ricordo, essi ridiventano capaci di mescolarsi e trasmutarsi l’una nell’altra, come quando giriamo all’alba per le strade di una città e non c’è più senso di colpa, né distinzione di bene e male, perché ogni cosa è semplicemente la propria forza.

Aldo Giorgio Gargani, Un anno al Wissenschaftskolleg di Berlino, in: A.A.V.V. La mia Germania, Shakespeare and Company 1993


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