La serata con ITALO MOSCATI
Creato il 22 gennaio 2011 da Caffeletterariolugo
Veramente una piacevole serata quella di ieri sera venerdì 21 gennaio, trascorsa insieme allo scrittore, critico cinematografico e regista Italo Moscati che ha presentato il suo ultimo libro “Fellini & Fellini” edito da Ediesse nel 2010. Il libro, dedicato alla figura del grande regista riminese, parte da un’intervista rilasciata alla tv sul finire della sua vita in cui il Fellini dichiarò che non avrebbe mai voluto scrivere la parola «fine» in fondo ai suoi film, perché trovava insopportabile l’idea che i suoi personaggi potessero salutare con un addio i loro spettatori e lui stesso. Da qui Moscati riapre il film di una vita e ci guida come una guida tra le nebbie di Rimini, Roma, Cinecittà e oltre: le stazioni di un unico viaggio che continua grazie ai film e all’interesse che ancora circonda il grande regista. A impreziosire la serata è stata anche la proiezione di due spezzoni del documentario “Via Veneto Set” diretto dallo stesso Italo Moscati e prodotto da RaiSatCinema World, che ci hanno catapultato negli anni e nell’atmosfera di quella Roma a cavallo fra gli anni cinquanta e sessanta e in particolare di quel salotto all’aperto che fu Via Veneto. Mondo così magistralmente e crudelmente descritto e cantato da Fellini in uno dei suoi film più belli e famosi come “La dolce vita”.
Questo il ricordo di Moscati “Per me, un milanese vissuto a Bologna che veniva in Romagna per le vacanze, il contagio felliniano è un contagio che non passa fra le pagine della critica colta, ma passa attraverso i luoghi felliniani per eccellenza come la riviera riminese, attraverso i suoi film e attraverso la sua conoscenza personale. Fellini metteva a tutte le persone, anche a quelle che incontrava per la prima volta dei nomignoli, forse era un suo modo per crearsi un alibi confidenziale, e io per lui ero “Moscardina”. Fellini era un uomo carismatico, lo sapeva e questo carisma lo usava a piene mani. Quando ti trovi di fronte a un personaggio così fascinoso, non può non venirti subito il desiderio di raccontarlo."
E a proposito de”La Dolce Vita” “Il film alla sua uscita fu molto criticato e attaccato dalla Chiesa e dalla destra di allora in maniera pesantissima, con un campionario quanto mai variopinto di feroce ostilità, tale da assumere quasi in alcuni casi le forme del linciaggio. Col tempo poi si cominciò a ripensarlo e a digerirlo e come spesso accade per i miti che nascono dall’insuccesso il film divenne un’icona della cinematografia italiana in tutto il mondo, prima vincendo l’Oscar e la Palma d’Oro al Festival di Cannes, e poi, non ultimo avendo anche incassi record al botteghino. Molti dei turisti americani che oggi vengono a Roma, vengono per vivere ancora quella suggestione di mezzo secolo fa.”
Il brindisi finale ha concluso poi come al solito questa bellissima serata felliniana.
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