La serata con MARIA JATOSTI

Creato il 24 novembre 2013 da Caffeletterariolugo
La vita italiana e l'antifascismo nel ventennio del regime mussoliniano, la liberazione, la conquista della democrazia, la passione politica sono state al centro della bella serata di venerdì scorso che ha visto protagonista la poetessa, scrittrice, militante politica e agitatrice culturale Maria Jatosti presentare il suo libro “Il confinato”. Uscito a Milano nel ‘61, finalista al Viareggio e poi ingiustamente dimenticato , il libro è stato recentemente ripubblicato da Stampa Alternativa. A introdurre la serata è stato Arnaldo Bruni, professore di Letteratura Italiana all’Università di Firenze. Maria Jatosti è nata a Roma nel 1929. Negli anni ’50 si trovò alle prime armi con un racconto pubblicato e premiato che si era fatto notare nell’ambiente politico-culturale della capitale, davanti a personaggi che si chiamavano Pablo Neruda, Cesare Pavese, Mario Socrate, Gianni Rodari, Luca Canali, e così via. Il suo sogno era scrivere. Una vita trascorsa a scrivere mentre l’Italia cambiava davanti ai suoi occhi e nelle sue pagine scritte. Dopo una ventennale permanenza milanese al fianco dello scrittore de “La Vita Agra” Luciano Bianciardi, è tornata nella sua capitale, dopo aver sperimentato sulla sua pelle che la letteratura non salva nessuno, neanche sé stessi, davanti al mercificato panorama editoriale continua a non stare semplicemente affacciata al balcone: “credo che lo scrittore abbia un ruolo preciso, culturale, etico, civile, specialmente e soprattutto in alcuni momenti della Storia. Non si può stare da una parte a guardare quello che accade. Io resto comunque fedele alle mie sconfitte e continuo a sperare che ci sia sempre qualcuno che, lasciate da parte le proprie nostalgie, abbia intelligenza rabbia e voglia di urlare”.

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