La serata con MIRELLA SERRI
Creato il 23 febbraio 2013 da Caffeletterariolugo
Nonostante le condizioni metereologiche decisamente avverse
oltre quaranta persone hanno partecipato ieri sera, venerdì 22 febbraio, nel
Salone Estense della Rocca di Lugo, all’incontro con Mirella Serri che ha
presentato il suo ultimo saggio “Sorvegliati speciali. Gli intellettuali spiati
dai gendarmi. (1945-1980)”, edito da Longanesi. Dopo la consueta relazione
introduttiva del curatore di Caffè Letterario Marco Sangiorgi Mirella Serri ci
ha raccontato come in questo libro sia riuscita a documentare, attraverso
ricerche d’archivio, che una vera e propria caccia agli intellettuali si è svolta dall’immediato dopoguerra fino
agli anni ’80 e sicuramente è proseguita fino ai nostri giorni ma data l’impossibilità
di accedere ai documenti degli ultimi due decenni non è ancora dimostrabile ma
l’esistenza di stretti sistemi di controllo vige anche oggi, come possiamo
vedere dai casi delle intercettazioni. «Adesso
siamo controllati con altri sistemi, come si evince ad esempio dalle cronache
sui vari scandali economico-finanziari. Esiste ancora quella che si chiamava
“l’organizzazione del consenso”, con vere e proprie censure anche nei confronti
di anchormen, opinionisti... Il problema è sempre quello del controllo. E forse
oggi, ancor più che nel passato, c’è dipendenza degli intellettuali dal potere,
anche nei confronti della parte politica a cui appartengono. È cambiata la
fisionomia degli intellettuali, ma ancora oggi il loro dibattito è abbastanza
bloccato. Si vuole controllare soprattutto l’informazione, la televisione. C’è
sempre al fondo una lotta strettissima per il consenso, che può consistere nel
mettere sotto accusa il Festival di Sanremo, così come ieri si faceva nei confronti
della mostra di Guttuso».
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