La Supergulp di Milano, si presta bene alla sostituzione, e se la visita è accompagnata da un sano e genuino chiacchiericcio puramente e squisitamente nerd, l'appetibilità della gita di piacere aumenta di svariate unità.
E proprio tra gli scaffali della fumetteria che Nick mi ha fatto notare qualcosa che aveva già attirato la mia attenzione nell'ultima quarta di copertina di The Walking Dead.
Manifest Destiny, della sempre più invadente Skybound, sembra almeno a fine lettura di questo albo promozionale, un degno candidato alla squadra speciale di fumetti che mi terrà compagnia in questo primo, freddo inverno nordico. visto che ci si sta vedendo pochissime volte qui sul blog a causa del cambio di residenza approfitto di questa momentanea possibilità di scrivervi per dirvi che secondo fumettopenia, la stagione Autunno- inverno per i lettori di fumetti subirà un brusco attacco, so che ormai ne siete già a conoscenza, ma è il caso ricordare a quelli più distratti di me, casomai ce ne fossero, ma ne dubito, che con Romics e Lucca, ormai alle porte, arriveranno ad alleggerici il portafogli parecchie nuove iniziative, la sempre accessibile Lion riporta in fumetteria titoli di un importanza straordinaria ed imperdibile: Sandman Overture di N. Gaiman, Invisibles di Grant Morrison, Scalped di J. Aaron, ed anche in casa Mondadori, mi dicono le novità saranno degne di attenzioni, il fantasy Wika di Thomas Day e Olivier Ledroit, Spygames di Jean-David Morvan e Jung- Gi Kim.
Insomma se avete un salvadanaio da qualche parte, è l caso di tirarlo fuori e prendere il martello perche i tempi sono maturi.
Manifest Destiny del fortunato connubio Skubound-Salda Press è uno di questi. Il promo omaggio che ho letto giust ieri in treno al ritorno da Milano, mi ha piacevolmente colpito.
Chris Dingess (Being Human), viene dala tv, e si vede, la sua sceneggiatura funziona bene e cattura l'attenzione del lettore, la costruzione della tavola è ben concepita e lo scrittore dimastra di sapere cosa è lo story tellinge di conoscere i tempi per interrompere la narrazione con grandi tavole ad effetto. Sul lato visivo, Matthew Roberts (Disegni) e Owen Gieni (Colori), svolgono bene il loro compito. Il fumetto in sostanza si presenta come una serie horror, ambientata da qualche parte in Sud America, ai tempi del terzo Presidente d'America Thomas Jefferson, mandante di una spedizione di uomini incaricati apparentemente di esplorare il continente al fine di espandere il territorio degli Stati Uniti
In realtà fin dalle prime pagine, Dingess ci fa intendere che la loro missione, è ben più che esplorativa, Jefferson sembra convinto che le lande sud del continente nascondano segreti ben più inquietanti e pericolosi, e questa spedizione, composta prevalentemente da uomini snza passato, dovrebbe rivelarsi poi al momento opportuno, un squadra di avanscoperta, con il fine aprire la strada all'esercito degli Stati Uniti.
Una trama decisamente acattivante che fa il verso a vari plot che gli appassionati hanno già sicuramente incontrato, personalmente, a me ha ricordato per grandi linee il taglio della sfortunata miniserie televisiva The River, ma la scelta di un ambientazione della storia come i primi anni del 1800 nella strema fonrtiera americana, densa di misteri e leggende, non fa che accrescere a mio parere l'appetibilità della serie.
Insomma come detto, 20 pagine sono poche per decidere se imbarcarsi nella lettura di una nuova serie, e quando c'è Kirkman di mezzo, il rischio è che le serie si trascinino, specie se vendono bene, ma per ora, ripeto, le prime impressioni sono tutte positive.
Baci ai pupi.