I sequel dei film scendono di livello, solitamente le sceneggiature sono più banali e con effetti speciali particolarmente carichi.
Ma ne "La settima onda", ancora Feltrinelli, l'attesissimo proseguimento della storia epistolare di Emmi e Leo, non appare una sceneggiatura banale, no, no, è proprio identica. Non appaiono effetti speciali più tecnologici, bensì smielati e prevedibilissimi passi avanti verso il coronamento di un amore via email. Le schermaglie virtuali si sciolgono in una vita reale a due che si prospetta piuttosto combattiva e petulante. Auguri e figli maschi!