La settimana sui media

Creato il 02 aprile 2012 da Fabio1983
Per un giornale come il nostro, a carattere socio-economico, scrivere di crisi economica, sviscerare numeri, dati, ricerche e rapporti è pane quotidiano. Per gli altri media generalisti, che noia talvolta. Però i colpi di scena non mancano, cose di cui sparlare capitano per grazia divina anche nell’epoca dei professori al governo. E quale migliore occasione se non un lungo viaggio come quello intrapreso dal premier Mario Monti la scorsa settimana? Monti parla in India, poi in Giappone e di nuovo in Cina. Frasi carpite alla bisogna, ottime per un titolo fuorviante o comunque pretestuoso. Dopodiché arriva una smentita, ma sarebbe meglio dire una precisazione, del diretto interessato che trova il tempo (o chi per lui) di scrivere una lettera al Corriere della Sera. Tutto chiarito, clima rasserenato, governo e partiti vanno d’amore e d’accordo e così sarà anche durante il dibattito sulla riforma del mercato del lavoro. Sempre Monti, ci raccontano, viene citato da Barack Obama durante il discorso conclusivo del summit sulla sicurezza nucleare che si è tenuto a New Delhi. Il Fatto quotidiano scopre che non è vero perché, come insegnano i grandi maestri del giornalismo d’inchiesta, basta andare a spulciare il testo integrale sul sito della Casa Bianca per scoprire che il premier italiano non viene mai menzionato dal presidente degli Stati Uniti. Certo, ribatterà in seguito qualcuno, una parte del discorso di Obama era a braccio e dunque non riscontrabile su alcun documento ufficiale. Obama cita dunque Monti secondo la sequenza sì-no-forse. E qui siamo rimasti.Per fortuna, ci sono i politici. In settimana Massimo Calearo dà il meglio di sé, intervistato dalla Zanzara di Radio 24. Questo il Calearo-pensiero: “Fino a novembre mi sono divertito a fare il consulente di Berlusconi sul commercio estero, ora non servo più. È usurante andare alla Camera solo a premere un pulsante”. “Due gay che si baciano? Mi fa schifo, lo facciano a casa loro. Mi giro dall’altra parte. Io sono normale e mi piacciono le donne”. Venerdì arrivano le prime smentite, domenica la rettifica sul Fatto: “Le mie assenze alla Camera sono cominciate alla vigilia di Natale. In quei giorni mia moglie si è ammalata seriamente. Ho scelto di rimanerle vicino. E’ morta il 19 marzo scorso”. E in aggiunta Calearo annuncia le dimissioni da parlamentare, anche se ormai la frittata è fatta. “Il popolo della Rete si indigna”, c’è chi se la prende con Veltroni ché in Parlamento ce l’ha messo lui e i giornali, contenti, hanno di che riempire le pagine. Copiando e incollando da Twitter. Finisce un’era. Emilio Fede lascia il Tg4. Lo ha deciso Mediaset. No, è lui che ha firmato le dimissioni. Il guaio è che insieme a Fede se ne vanno pure le “meteorine”. E c’è Fiorello che non “twitta” più. Anzi, ha proprio disattivato l’account. Misteri della vita.
(anche su T-Mag)

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