L’inquilino della Casa Bianca ha incassato i favori del Washington Post (che gli ha dedicato un lungo editoriale auspicando il secondo mandato, non senza però risparmiargli qualche critica) e del New York Times secondo cui il presidente avrebbe ottenuto grandi successi durante i primi quattro anni di amministrazione e in queste ultime ore anche del prestigioso Chicago Tribune. Contraltare a favore di Mitt Romney, il New York Post di Murdoch. Al candidato repubblicano è giunto il sì anche del Detroit News. Il quotidiano della capitale del Michigan ha “ringraziato” Obama per avere salvato il comparto automobilistico (quello del presidente uscente è stato “uno straordinario contributo” per la tenuta di General Motors e Chrysler , scrive il giornale), ma reputa l’ex governatore del Massachusetts più affidabile in economia. Dalla parte di Romney si sono schierati inoltre Orlando Sentinel, New Hampshire Union Leader, Las Vegas Review-Journal e Columbus Dispatch. Il Reno Gazette-Journal (alla stregua dell’Orlando Sentinel) ha scelto anch’esso Romney in controtendenza rispetto al 2008, quando decise di appoggiare la corsa di Obama ai danni di McCain. Altro endorsement importante a favore di Obama, invece, è quello del Los Angeles Times. E ancora: Tampa Bay Times, Denver Post, Cleveland Plain Dealer e Philapdelphia Inquirer. The Salt Lake Tribune, il maggiore quotidiano dello Utah, nonostante la “vicinanza” anche geografica al mormonismo di cui Romney fa parte, ha sentenziato a sostegno di una rielezione di Obama. Negli ultimi giorni è arrivato l’endorsement per Romney del Des Moines Register, importante quotidiano dell’Iowa. Si tratta di una posizione di peso, non fosse altro che l’Iowa è uno degli Stati indecisi e molto più perché segue una serie di indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi che volevano Obama esortare il giornale – dopo un’intervista concessa al direttore – a “endorsare” per lui. Oltre agli endorsement della stampa non mancano quelli “politici”. A fine settembre era stato il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, a schierarsi per Obama (ma dubitiamo che sia per lui un argomento spendibile in campagna elettorale). Nelle ultime ore l’ex segretario di Stato dell’amministrazione Bush, Colin Powell, pur ribadendo di sentirsi profondamente repubblicano ha ammesso di appoggiare Obama. Del resto come già fece nel 2008.
(anche su T-Mag)
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