Bosingwa gioca con il Portogallo, anzi giocava. Lui è uno degli esclusi eccellenti di Paulo Bento. E questo la dice lunga sulle potenzialità del futebol. In realtà i motivi della mancanza di Bosingstone risalgono a novembre, mese dei morti, ricordiamolo. Quando Bento decise di convocare per il playoff contro la Bosnia gli zombie Silvio e Joao Perreira, il caro José la prese bene. Com’è tipico d’altra parte dei portoghesi che si chiamano José e hanno a che fare con il calcio. La sua reazione fu molto conciliante: niente nazionale finché c’è in panchina Paulo Bento. Più o meno quello che ha detto anche l’altro José.
Bosingwa infatti disse che Bento è un tecnico mediocre, incapace di guidare un gruppo di uomini. La frase ha suscitato subito l’interesse di Cecchi Paone: “Vi faccio vedere io come gestire un gruppo di uomini”. Ma il Checchi Pavone non è l’unico italiano a fargli il filo. Il terzino è uno dei nomi caldi del calciomercato, essendo in scadenza al Chelsea. Pare che Juve e Torino potrebbero scatenare un derby per prenderlo, manco fosse Balzaretti. In passato c’era pure la Roma interessata, in pieno proyecto di Luis Enrique. Avrebbe conquistato un bel settimo posto anziché la Champions. Il Milan, appena ha sentito dire che è a parametro zero, è andato a cercarlo a Mbandaka – a dimostrazione dell’attenzione dello staff rossonero sul mercato. Pure l’Inter c’ha provato. In effetti non farebbe peggio di Pistone, Centofanti e Michele Serena.
Giorgio Caccamo
@giorgiocaccamo