E allora, con questi titolari, figurarsi chi abbiamo lasciato a casa. Degli assenti non si parla male, dicono. Infatti io non voglio parlare male dell’unico vero colpo di genio di Prandelli nelle convocazioni. Chiamare un ragazzino che gioca – ancora per poco - in serie B. Marco Verratti, folletto (non nel senso di elettrodomestico) dell’ultima Zemanlandia in salsa abruzzese. Poi l’ha rispedito a casa, ma solo per ragioni anagrafiche: era troppo giovane per assistere ai simposi filosofici di Cassano o alle lezioni di lingua di Totò Di Natale. E poi Balotelli aveva già minacciato atti di bullismo. Tipo metterselo sotto l’ascella.
Considerata la statura morale di SuperMario e quella fisica del buon Verratti, il rischio c’era tutto. E Mario tra l’altro in bagno è solito lavarsi le ascelle con i petardi. Verratti è talmente basso che a Pescara c’è un proverbio: “Sei così tappo che se ti tagli i capelli Giovinco sembra la tua babysitter, ma non nel senso sessuale del termine, anche perché sappiamo bene che Giovinco è metrosexual, mentre tu sei metrosex..antacinque”. Il proverbio purtroppo è caduto in disuso perché Giovinco, assistito dal suo avvocato Brontolo Dotto, ha fatto causa, rivendicando che lui è alto un metro e 64. Con tutti i tacchetti. A spillo, naturalmente.
Giorgio Caccamo
@giorgiocaccamo