Simili per forme e dimensioni a quelle classiche, le sigarette elettroniche, sono divenute accessorio cult 2013.
Avere amici e parenti che “svapano” non è assolutamente raro, anzi.
Il termine “svapare” deriva dall’emissione di vapore della sigaretta elettronica che, contrariamente alla classica bionda, non brucia tabacco e non utilizza catrame, ma tramuta il liquido con cui viene caricata appunto in vapore.
Si attiva con un pulsante, si carica tramite un cavetto simile a quello dei pc e contiene un liquido che può contenere nicotina o solamente aromi come menta, liquirizia, fragola, vaniglia o sapore di tabacco.
Qual è il comportamento corretto da tenere con le sigarette elettroniche? Non essendoci una regolamentazione nazionale, ci si affida al buon senso ed al libero arbitrio di ciascun utilizzatore, ma la confusione dilaga!
Ecco quindi alcuni suggerimenti bon ton per non sbagliare e soprattutto per essere corretti nei confronti delle altre persone:
- In una casa privata si chiede se dà fastidio e quindi il permesso di utilizzarla. Se i presenti non la conoscono si dovrebbe spiegarne le differenze con quella classica.
- A tavola non si dovrebbero utilizzare, al fine di apprezzare a pieno i sapori e i profumi del cibo.
- Dinanzi ai bambininon si fuma mai. E’ corretto dare il buon esempio, anche se la sigaretta elettronica non dovrebbe danneggiare.
- Evitarne l’uso in luoghi affollati, sui mezzi pubblici, nelle sale di attesa.
- Bandita nelle sale cinematografiche, il fumo può infastidire gli astanti e certamente disturba la visione della pellicola.
- In ufficio da non utilizzare per rispetto dei colleghi e per la nostra salute: preferibile fare una pausa allontanandosi dalla scrivania, facendo riposare gli occhi dallo schermo del pc, aiutando vista, umore e sindromi cervicali.
- Essendo priva del processo di combustione non dovrebbe nuocere e non ha odore … ma è sempre bene chiedere prima di utilizzarla, che non dia noia.
La bionda con tabacco è destinata a divenire vintage?
Anna Ubaldeschi