La sigaretta elettronica, questa sconosciuta

Creato il 04 giugno 2013 da Cortese_m @cortese_m

Sul mercato è scoppiato un vero e proprio boom in pochissimo tempo ed i rivenditori di sigarette elettroniche sono spuntati come funghi ogni giorno, ormai da alcuni mesi, nelle città di tutta Italia.

Ogni giorno nuovi negozi, nuovi modelli di sigaretta, nuove notizie su questo oggetto ancora però abbastanza sconosciuto.

La e-cigarette è uno strumento elettronico simile a una normale sigaretta, dotato di batteria ricaricabile, filtro a cartuccia, vaporizzatore, che consente di inalare vapore, dando una sensazione simile a quella che si ha fumando una normale sigaretta, ma (in teoria) evitando che questa operazione sia dannosa per l’uomo, evitando la nicotina e altri componenti cancerogeni presenti nelle sigarette. E’ presente poi un Led che si illumina quando viene aspirata proprio come una sigaretta vecchio stile.

Il costo di una e-cigarette (kit) varia all’incirca da 50 a 130 euro, per una durata massima stimata in circa 150 tiri.

Si stima che in Italia siano già oltre 400mila i fumatori di sigarette elettroniche, e ancora in crescita consistente.

Ma volendo analizzare il fenomeno nel suo complesso e secondo le ultime informazioni che si apprendono dai Media, la sigaretta elettronica sarebbe sotto la lente di ingrandimento sia in Italia che in altri Paesi d’Europa da parte degli Enti preposti a vigilare e a tutelare la Salute dei cittadini.

Non è infatti chiaro se sia davvero utile nell’aiutare a smettere di fumare, ma non è nemmeno ancora chiaro se il fumo o vapore che emette questo aggeggio elettronico sia nocivo per chi è sottoposto al fumo passivo.

E’ infatti di pochi giorni fa’ la decisione del Governo francese d’aver vietato l’utilizzo della stessa in luoghi pubblici e sembra che l’Italia seguirà a ruota l’esempio transalpino.

E’ infatti previsto a brevissimo che il Consiglio Superiore di Sanità si pronunci in merito e, dalle indiscrezioni, sembra che qualcosa accadrà anche nel nostro Paese.

E’ lecito chiedersi come sia stato possibile che un oggetto dalle caratteristiche così poco definite, dagli effetti collaterali diciamo non chiari, sia stato messo in commercio, senza aver preventivamente valutato ed accertato eventuali effetti dannosi?

nanni


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