La signora melograno, di Goli Taraghi (Calabuig)

Creato il 16 dicembre 2014 da Angeloricci @angeloricci
Luoghi intermedi tra Oriente e Occidente, ponti tra civiltà millenarie che si incontrano e scontrano in quella regione che va dal Caucaso patria di Katholicòs armeni dall’isolamento affascinante, attraversa mezzelune fertili di mastabe e ziqqurat borgesiane sino ad altipiani iranici dai quali sono nate migrazioni indoeuropee e tripartizioni duméziliane e demiurghi zoroastriani e che per secoli hanno condiviso fioriture di patriarchi nestoriani coniuganti Ctesifonte con il Celeste Impero, in attesa del responso di concilii costantinopolitani e niceni.
Territori narrativi contemporanei, ma dalle fondamenta antiche, racconti che parlano di un paese lontano nelle gesta di imperatori achemenidi, arsacidi, ellenici e sassanidi ma, al contempo, così vicino nelle trame della storia coeva, tra neocolonialismi petroliferi britannici e statunitensi e rivoluzioni islamiche dai risvolti medioevali che, da ben più di un trentennio, occupano le prime pagine della cronaca estera tra khomeinismi messianici e falliti blitz di teste di Delta Force partorite dal ventre di elicotteri blindati sconfitti nel deserto.
Goli Taraghi ci regala una serie di racconti che si traslano in infiniti e definitivi lasciapassare per il lettore che vuole conoscere la realtà contemporanea di un universo così lontano e tuttavia così simile al nostro. Attraverso le storie di donne coraggiose, ragazze ammantate nei loro amori adolescenziali, uomini sconfitti nella e dalla realtà, ma sicuramente vincitori nello spirito, il lettore conosce anime e sofferenze, passioni e sentimenti, quotidianità minute e avvenimenti politici del Ventesimo e Ventunesimo secolo che hanno segnato e segnano la storia del mondo.
Come una Nadine Gordimer persiana, Goli Taraghi descrive con geniale serenità quelle zone di confine dell'anima in cui donne e uomini si amano, si odiano, si incontrano e si lasciano in quella infinita danza che va avanti nonostante i colpi di stato, le sommosse, le rivoluzioni, gli esili, in una eterna testimonianza di vitalità che sopravvive a tutto, nonostante tutto.
L'Autrice, narrando i fili dei ricordi, scegliendo spesso come avamposto narrativo non luoghi di internazionale e al contempo evanescente modernità come gli aeroporti o come le metropoli occidentali che tutto e niente contengono, segna con la forza delle sue parole il sentiero di una memoria condivisa che unisce il passato e il presente.
Il lettore che saprà cogliere l’opportunità di leggere i sette racconti che compongono questa mirabile silloge avrà la fortuna impagabile di compiere un viaggio non solo tra Oriente e Occidente, ma anche dentro se stesso.
Un libro.
La signora melograno, di Goli Taraghi (Calabuig).

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