La sindrome del cambio taglia: malinconie sconclusionate di una mamma che impara la tenerezza

Da Romina @CodicediHodgkin

Lo so, è stupido. E’stupido ma non riesco ad evitarlo. Il cambio taglia del tuo armadio mi mette sempre addosso malinconia, sin dalla prima volta, quando misi via la minuscola salopette bianca con i fiorellini ricamati che uscono dalla tasca, la tutina con la scritta “un bisou pour la maman”, il minuscolo smanicatino bianco e tutto il resto. Tranne la tua prima tutina. Quella no. Non ho voluto metterla via. E così ho messo quella ed altri oggetti nella tua Scatola Delle Prime Cose, istituita per l’occasione e arricchita ogni qual volta devo metter via qualcosa di importante.

Ci mancherebbe che mi scappi la lacrimuccia perché cresci perfettamente, per carità. E’una malinconia dolce. Di quelle col sorriso. Pensare ad un anno fa e vederti ora. Quanta confusione, com’è strano lasciarsi andare.  Che stupore ogni volta che penso a quanto è difficile essere piccini e dover imparare a fare tutte le cose che hai imparato e che dovrai imparare. Che ho imparato e che dovrò imparare. 

(Alla viglia del primo compleanno, è giunto il momento di lasciarti un ripiano della libreria tutto per te. Così, forse, la smetterai di andare a buttare giù i miei!)

E la stessa malinconia e commozione mi hanno investita anche ieri. Sarà che a fine mese compirai un anno e mi sembra incredibile organizzare la tua festa di compleanno, sarà che ogni volta che metto via qualcosa penso “ecco, non sarai mai più così piccola” e sento un senso di urgenza che non so spiegare, sarà che il modo in cui il tempo passa per te mi colma di entusiasmo ma in parte mi fa paura, sarà che sai quanto ho lavorato su me stessa in questo ultimo periodo, per mitigare una severità che non ha ragion d’esser, sul dover imparare a convivere serenamente con la tenerezza che mi insegni e che conosco come madre ma non come figlia, sarà il rendersi conto che già mi ricordo appena com’eri appena nata, sarà che ho quasi paura di non stringerti abbastanza, di non baciarti abbastanza, di non tenerti in braccio abbastanza prima che tu cresca troppo, sarà che tu sei mia figlia ma anche la rivincita del mio corpo, sarà quello che vuoi ma…va così. I capitoli di questo libro si susseguono così veloci, così carichi di colpi di scena, così entusiasmanti…e così via ai vestitini vecchi e benvenuti a quelli nuovi, ai tuoi progressi, alle cose nuove che faremo assieme, a quelle che mi insegnerai.

(Liberi di non crederci, ma in mezzo ad un miliardo e mezzo di patatine è riuscita a trovare una patatina)

Come sto diventando sconclusionata, ultimamente. Strano periodo. Non scrivo perché non riesco a tradurre i sentimenti in parole. Sarà che sto vivendoti così intensamente…

Ah bhe. Basta malinconie. Dobbiamo scegliere il tema per la tua festa. E poi andare sull’altalena e giocare in mezzo alla piscina con le palline. Poi dobbiamo andare a cercare i gatti per la strada perché ti piacciono e riposarci un po’sul divano abbracciate.

Ah, però non riposiamoci troppo. Abbiamo anche altre cose da organizzare…così vi fate un’idea generale di quanto sia incasinata ultimamente…