La Sindrome dell'Impostore (e del perche' la Montessori mi sta sul cavolo)

Da Giupy
A volte la gente mi contatta tramite il blog e mi chiede consigli sul PhD. Per esempio mi chiede se e' meglio farlo in Europa o in USA. Io tentavo di dare risposte sensate, bilanciate e valutando i pro e i contro.

Ora ho capito una sostanziale verita': il PhD fatelo OVUNQUE ma NON in USA, perche' in USA ci sono i COMPS.


Perche' presto ricomincia GOTCosa sono i COMPS?Allora, "comps" sta per "comprehensive examinations", e praticamente e' una sessione di esami che servono a far vedere che l'Universita' Americana che ti ha selezionato non ha buttato via caterve di soldi su una testa bacata, ma che tu nei due anni passati hai CAPITO quello che hai letto e studiato.I comps per me sono andati cosi':STEP 1: trova 5 professori. Questi professori sono i responsabili del tuo destino, quindi sceglili che ti vogliano bene. Io ne ho due che sono sposati tra loro e giuro non c'e' altra coppia al mondo la cui felicita' io abbia piu' a cuore.STEP 2: chiedi ai professori una lista di libri e articoli e materiale vario. Nel mio caso era LUNGA. Ormai Amazon quando mi vede entrare nel sito mi sorride e mi offre lo champagneSTEP 3: chiuditi in casa per mesi e leggi tutti i libri. Questo ti aiutera' a capire com'e' una vita isolata dalla societa' dove Foucault e' una persona reale che ti da consigli di vita. Questo processo e' caratterizzato da depressione ciclica, appuntamenti sempre meno frequenti con la ceretta, alimentazione sregolata, pelle unta e occhi opachi.STEP 4: fai provviste come uno scoiattolo prima dell'inverno, pulisci la casa, fai il bucato e dosati di valerianaSTEP 5: i comps arrivano. Dei 5 professori scelti, 4 ti fanno delle domande. Io ho ricevuto la prima domanda il lunedi' mattina, e avevo 24 ore per rispondere. Poi ti lasciano 24 ore di riposo e poi altre 24 ore di domanda, e cosi' via finche' non hai risposto tutte e 4. Per ogni domanda ho passato circa 18 ore a scrivere e leggere , che su 24 sono una percentuale consistente. Ho prodotto qualcosa tipo 130 pagine in 4 giorni, cercando di citare le tonnellate di libri letti nei mesi precedenti e scoprendo anche fondamentali fonti che avevo, purtroppo, ignorato. Immaginare i 5 professori vestiti come le 5 guerriere Sailor e' di immenso aiuto psicologico. STEP 6: i comps finiscono, e tu strisci con gli altri reduci  dei comps nel bar piu' vicino. Avevo la pelle gialla, i capelli in una coda di cavallo da ultima spiaggia, il sole mi feriva lo sguardo e non ricordavo piu' come interagire con persone che non fossero Karl Marx. L'overdose di antidolorifici e caffeina mi aveva reso eccitata e molto stanca allo stesso tempo, ma con pazienza mi sono disintossicata, ho fatto la spesa, lavato i miei vestiti e ho ripreso a sorridere al mondo. I comps erano finiti.

Con gli altri dottorandi ci siamo messi a fare questo gioco di decidere chi fossero i tribute per gli Hunger Games di ogni anno accademico. Perche' noi ci divertiamo con poco.Ok, i comps non sono PROPRIO finiti perche' ho ancora l'orale. Potrebbe sembrare che io sia un po' tragica qui, d'altronde uno si apre i blog proprio per essere una drama queen.Il punto non e' tanto la quantita' di lavoro (che, per carita', io durante lo Spring Break avrei preferito una maratona di House of Cards piuttosto che lavorare 18 ore al giorno, ma vabbe'), ma il peso psicologico che hai.I comps ti fanno sentire molto solo, molto triste, e, soprattutto, scatenano la peggio Sindrome dell'Impostore.Che e' la Sindrome dell'Impostore? Una cosa che ho tenuto segreta per anni e che, facendo outing, ho scoperto hanno tutti in accademia, e in molte altre professioni ancora. Praticamente e' questo ossessivo pensiero che tu stai facendo quello che stai facendo per un errore di calcolo, ed e' solo una questione di tempo prima che il mondo scopra che tu sei un'idiota e ti scacci. 

Visto che tra le tonnellate di libri letti ce n'erano pure due o tre di quello sporcaccione di Freud, ora mi piace pensare di sapere tutto di psicologia e di potermi auto-psicoanalizzare (che, voglio dire, e' molto meglio che ammettere di non avere i soldi per un terapista).La mia Sindrome dell'Impostore, secondo la mia auto-analisi, e' iniziata all'eta' di 4 anni. Era la fine degli anni 80' e io facevo l'asilo a Brooklyn, mangiando cookies con peanut butter e imparando il siciliano dagli Italiani di seconda generazione. Poi, sono tornata in Italia e li mi hanno iscritto alla Montessori. Ovviamente io ero infelice. Insomma, quanto non era piu' cool vivere a New York alla fine degli anni 80'? Avete presente Madonna? Non e' certo lo stesso che vivere in Brianza e indossare i pantaloni con la staffa. Oltretutto, non so se e' un problema di quella vecchia che stava sulle mille lire, di quella stronza della mia maestra o di entrambe, ma a me il metodo Montessori sembra molto da Cina della Rivoluzione Culturale. Cosi', sono arrivata in questa classe sapendo pronunciare perfettamente "squirrel" ma senza idea di come leggere, scrivere, contare, allacciarmi le scarpe, usare un coltello. Insomma, avevo proprio 4 anni. Questo alla Stronza Maestra non andava giu'. Quindi io tornavo a casa tutti i giorni pensando che dovevo FINGERE di essere brava come tutti gli altri o avrebbero CAPITO che in realta' ero un'inetta. Cosi' coloravo mandala e mettevo i bastoncini in ordine crescente pensando dentro me "siamo al giorno 25 e ancora non si sono accorti che sono meno intelligente degli altri". Per evitare di allacciare le stringhe sono diventata un'early adopter delle ballerine.

Questa cosa non e' mai passata. Si e' un po' attenuata, certo. Ha assunto varie sfumature. Alle superiori per esempio ero molto cool agli occhi dei piu' ma continuavo ad aspettarmi che, prima o poi, si accorgessero della mia vera natura da sfigata. Ovviamente, un dottorato peggiora in modo esponenziale la Sindrome dell'Impostore. E' da quando mi hanno ammessa che aspetto una mail che dica "Scherzo! Abbiamo sbagliato, non volevamo ammetterti, il posto andava offerto ad un'altra Giupy che ha studiato ad Harvard e sa mettere i bastoncini in ordine crescente, ahah". Ogni corso che ho seguito, ogni lezione che ho insegnato, ogni paper che ho scritto l'ho fatto aspettandomi che qualcuno venisse a dirmi "Ehi! Ma ho capito! Sei un'idiota! E pensare che abbiamo buttato tutti questi soldi per farti arrivare fin qui, ora tornatene al McDonald's a cui appartieni!".Ca va sans dire, i comps sono deleteri per tutto questo. Fai ogni parte dell'esame dicendoti "ecco, adesso con questa risposta che ho dato si accorgeranno di certo che sono un'idiota". All'orale i Magnifici Cinque mi diranno se ho passato l'esame o no. Di solito passano tutti, ma io sono convinta che mi diranno "Cara, fai un ottimo tiramisu', ma il tuo accento italiano ci sta troppo sul sedere per farti continuare il PhD". Insomma, e' difficile essere me. E si, voi che mi leggete, voi che potete, i comps EVITATELI. Perche' lo so che al mondo c'e' un sacco di peggio, per carita', ma anche questa e' una grossa rogna. Detto cio', Buona Pasqua! Oggi non solo ho festeggiato la resurrezione di Cristo ma pure il mio ritorno ad una vita sociale con un pic nic e del cibo vero, con mini-colomba e mini-uovo spedita dall'Italia dalla mamma. Post Scriptum: io non ti ricordo piu' Stronza Maestra dell'asilo Montessori, ma un giorno SO che ti trovero' e ti diro' alcune cose:1) Sappi che il tuo puntualizzare la mia mancanza di creativita' nel colorare di grigio l'elefante Elmer ha privato la scienza di una grande mente. Lo so, LO SO che se fossi stata piu' attenta alla storia avrei saputo che Elmer era multicolor, ma il mio colorare l'elefante di grigio derivava da un approccio positivista a Geo&Geo che voleva riprodurre la realta'. Se tu mi avessi assecondata avrei continuato con l'osservazione naturalistica e sarei diventata un'etologa come volevo, invece di arenarmi nella palude senza fondi delle scienze sociali. 2)Raccogliere le biglie con i piedi e tutte le altre baggianate che ci facevi fare in palestra le avrai pure imparate da una psicomotristicista di sticazzi, ma giuro che io avevo 4 anni e gia' mi sembravano giochi da cretini. Soprattutto, tu mi hai fatto notare che tutti, anche i bambini piu' piccoli di me, erano capaci di stare seduti in questa posizione: Che, siamo d'accordo, e' una posizione del cavolo

Ora, io vorrei farti sapere che nella posizione del Gabinetto alla Turca non ci so stare neanche adesso e non perche' ho abbandonato il metodo Montessori dopo un anno o perche' non sono abbastanza sveglia, MA PERCHE' CERTE PERSONE NON CI SANNO STARE E PUNTO. Saranno i tendini corti del tallone. O sara' un gene mancante come quelli che non sanno arrotolare la lingua. 
Fatto sta, nonostante io non sappia mettermi nella posizione della Rana Accucciata sono comunque riuscita a completare buona parte dell'educazione superiore.Compresi i comps.  

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