vago per casa alla ricerca della macchia da rintracciare sul pavimento.
carico la lavatrice come una mezza indemoniata.
lavo pulisco rassetto riordino spolvero cucino. il tutto distribuito nell’arco delle 24 ore.
arrivo ad avere 100 braccia come quella divinità indiana di cui ora mi sfugge il nome.
ecco.
qui sta il problema. a furia di lavare, pulire, e togliere la polvere, inizio a dimenticare.
dimentico la storia, dimentico i libri che ho letto, dimentico -dimentico e basta. devo fare uno sforzo sovrumano per farmi ritornare in mente concetti e pensieri di una volta. perfino le canzoni inizio a dimenticare. non so se è normale. saranno i miei neuroni in caduta libera o in ribellione silenziosa per questo mio stand by dell’attività neurologica? adesso metteranno per protesta e ben in vista un bel #cervelloccupato tra i miei due emisferi!
purtroppo non posso farci niente al momento. è più forte di me! vivere nella pulizia, sentire odore di pulito, staccare i pezzettini di risodò da pareti e piastrelle (altrimenti scivoliamo e rischiamo di farci male di brutto!) e alla fine anche preparare da mangiare…i migliori momenti, quelli in cui riesco a rilassarmi concentrandomi su odori e sapori sono proprio quelli passati accanto ai fornelli! e diciamolo…mica sarò l’unica a desiderare con una casetta nuova da accudire, di vederla sempre linda e pulita??? e accogliente soprattutto???
anche per questo motivo latito sul blog, il mio e i vostri. a leggere vi leggo eh ma sono talmente stanca la sera che il più delle volte non riesco a commentare.
tuttavia penso che anche questa fase passerà, dovrà passare per forza di cose, non sono tagliata per il ruolo della casalinga anni ’50, col grembiule a fiori e le ciabatte ai piedi in tinta…