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La sinistra francese esulta per ballottaggio tra Sarkò e Hollande, e sogna già i cugini italici a Palazzo Chigi

Creato il 22 aprile 2012 da Iljester

La sinistra francese esulta per ballottaggio tra Sarkò e Hollande, e sogna già i cugini italici a Palazzo Chigi

In Francia il partito socialista rischia di vincere la partita presidenziale. Il che per certi versi mi spiace, ma per altri affatto. Sarkozy è (sempre stato) un personaggio ambiguo con il nostro paese. Anzi, credo che molti degli sgambetti europei (e non solo) che furono fatti a danno di Berlusconi e dell’Italia portino la sua firma. Non dobbiamo dimenticare, tra le altre cose, che fu proprio sotto la sua presidenza che Battisti riuscì impunemente a riparare in Brasile. E non dobbiamo dimenticare anche la “guerra” libica e il torto che la Francia ci fece, escludendoci dalle decisioni fondamentali sulla campagna libica.

Insomma, malgrado tutto, non mi dispiacerà che Sarkozy perda queste elezioni. Come presidente francese non è stato un granché e certamente non passerà alla storia. Di lui si è parlato più per il gossip e la sua storia con Carla Bruni, che per le azioni politiche, quasi sempre confusionarie e maldestramente nazionaliste. Per certi versi, sono dell’idea che nemmeno i francesi lo abbiano mai amato fino in fondo. Inoltre, personalmente, non mi è mai piaciuto quel suo rapporto troppo confidenziale con la Merkel e i tedeschi e l’appoggio che questi ultimi gli hanno dato nella campagna presidenziale. Sono situazioni ambigue che rafforzano ancor più l’idea che quanto stia accadendo in Europa, la crisi finanziaria, la bolla speculativa, il Fiscal Compact ecc., sia il frutto di accordi sotterranei tra grande finanza, politica faccendiera e Stati con il pallino dell’egemonia e del controllo degli altri popoli (due a caso: Francia e Germania).

A quanto pare però le cose stanno (forse) per cambiare. Non a caso, i socialisti francesi già mettono le mani avanti e pensano di avere la vittoria in tasca (e le probabilità ci sono). Ma non si limitano a questo. Ritengono che la loro vittoria possa portare le sinistre a governare il continente europeo per i prossimi anni. In particolare, sperano che nell’effetto domino che aiuti i sinistri italioti a prendersi palazzo Chigi, dimenticando che le dinamiche politiche in Italia sono ben diverse (così come è ben diversa la nostra sinistra) e che la sovranità italica (diversamente da quella francese) ormai è fortemente limitata dall’esterno. E poi, diciamocela tutta, a parte i sondaggi che danno il PD in fase di rottamazione, con un segretario che addirittura arriva a sostenere che il suo partito è “l’usato sicuro”, come è possibile votare una sinistra che ha contribuito a far cadere un governo legittimamente eletto, ha sostenuto un governo illegittimo come quello Monti, e dopo aver dichiarato — con Bersani — che il pareggio di bilancio «sarebbe come castrarsi da ogni politica economica», lo ha approvato senza se e senza ma, nascondendolo persino ai suoi elettori?

Merita infine una considerazione l’altra rilevante novità delle elezioni francesi. Il grande successo di Marine Le Pen e della sua destra radicale, fortemente nazionalista. Il suo partito ha preso ben 6 milioni di voti, portando il Fronte Nazionale a essere il terzo partito in Francia. Una simile vittoria non potrà che condizionare il ballottaggio tra i due contendenti, poiché a questo punto il Fronte Nazionale costituirà l’ago della bilancia tra Sarkozy e Hollande. E visti i rapporti tra Sarkozy e Le Pen, sono quasi sicuro che o Marine non darà un’indicazione di voto e lascerà fare ai suoi elettori, oppure sosterrà Hollande.

di Martino © 2012 Il Jester 


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