Eppure la rielezione di Obama assicura che l'approccio della politica fiscale e monetaria americana ai problemi economici rimarrà la stessa.. Ha detto Obama: "Four more years". "..of money printing", aggiungerei io.
E' l'unica cosa che sanno fare, a quanto pare.
Da quando Obama è stato eletto nel 2008, il prezzo dell'oro è salito del 116% e l'argento di un incredibile 198%.
Credo ci sia poco da aggiungere.
Mitt Romney durante la campagna elettorale aveva annunciato che in caso di vittoria si sarebbe separato dal presidente della Fed, Ben Bernanke. Non che questo avrebbe portato ad un cambiamento radicale nella politica monetaria della banca centrale, ma avrebbe introdotto sicuramente un elemento di incertezza per gli investitori. Obama assicura invece di rinnovargli il mandato.
Se guardiamo poi nel mondo, vediamo che la direzione è comune. In Europa la BCE si appresta a divenire prestatrice di ultima istanza, la Cina cercherà di frenare il crollo della bolla immobiliare con nuova iniezione di liquidità, il Giappone sta morendo di quantitative easing (siamo al nono).
E' un peccato per l'economia del mondo. Ma questa è la scelta e poco possiamo fare per cambiarla, se non utilizzare gli strumenti messi a disposizione dal mercato.
L'allocazione delle nostre risorse vale più del nostro voto. L'allocazione migliore in questa situazione sono i metalli preziosi: oro e argento.
E' possibile farlo comprando metallo fisico, detenendolo magari all'estero, o investendo in società aurifere. In questo report, aggiornato, i dettagli.
Riecho
Editor EconomiaeLiberta.com