Emanuele è stato ospite del blog in diverse occasioni, ho avuto modo di conoscerne ed apprezzarne personalità e talento visionando e poi parlando insieme del suo corto Papà ed in seguito de La smorfia, in occasione della sua selezione in concorso al RIFF- Rome Independent Film Festival.
La storia, scritta da Emanuele insieme a Pietro Albino di Pasquale, ha come protagonista un famoso cantante napoletano, Carmine Tramontano (Gianfelice Imparato), costretto a vivere su una sedia a rotelle causa le conseguenze di un ictus, che gli ha inoltre disegnato una sorta di ghigno sul volto.
Assistito dalla sorella Nina (Marina Piscopo), la sua mente è sempre volta al proscenio del Teatro Garibaldi, sognando i trascorsi successi nonché un ritorno sulle scene.
Rimarchevole anche la capacità di alternare più generi (dramma, commedia, noir), con il contributo di un’ottima fotografia (Marcello Montarsi), una valida correlazione fra immagini e suono, cui si unisce un funzionale montaggio (Gianni Vezzosi).
Tutto contribuisce a visualizzare quella che ritengo sia stata la base portante dell’eccellente lavoro di scrittura, ovvero la convergenza fra arte e vita, le sue conseguenze, oltre alla necessità della cultura come elemento fondamentale all’interno dell’esistenza umana. Da quella che è un’esperienza particolare si arriva quindi ad una considerazione più universale, delineando una storia calata nel reale, estremamente vera, sincera, dalla forte intensità emozionale, che non dimentica anche una certa, sottile, ironia; nell’ambito dell’IndieFEST sono stati premiati, oltre a The Smirk (titolo internazionale de La smorfia) altri due cortometraggi, The Lake (Micheal Buie) e Gemini (Bobbie Hogdson).