A cena, nei ristoranti dove vedi quelle belle tavolate col chirurgo, il commercialista e la signora mia ingioiellata, si urla contro il degrado. Loro, quelli del Palazzo, sono tutti uguali, un magna magna, fanno bene i forconi, i grillini... magari a fine serata ci si sente meglio: come si digerisce bene, accusando la Casta.Tornati a casa, si sogna la sopraelevazione abusiva, il terrazzino chiuso, l'occupazione del solaio condominiale, la trasformazione della portineria in una garçonniere da affittare in nero. In vacanza, si va in villa, a Fregene (terreni demaniali, canoni irrisori), nel parco del Circeo (dove i processi contro l'edificazione di case e piscine si moltiplicano ogni estate), all'Argentario (dove le rocce sono state bombardate nei decenni, chiusi gli ingressi pubblici, asfaltate le mulattiere). Il romano è così, la parola chiave è "cionamico".
Il filippino della villa sull'Appia (anche quella parco archeologico vincolato, e lo so bene perché il marito sindaco espropriò quasi gratis alcuni ettari a mia madre e alla mia famiglia, colpevoli di essere stati onesti e non avere edificato sulle rovine come hanno fatto tutti) è spesso senza permesso.Sempre maledicendo la politica, cionamico che mi trova la casa dell'Ente - meglio se in via Margutta, le più ambite - cionamico che mi fa i lavori di casa (dirigenti tv, giornalisti e amici carissimi hanno risparmiato sui restauri di appartamenti di Propaganda Fide, sempre denunciando gli altri, i poveri Fiorito, che almeno ci hanno messo e rimesso la faccia).
La società civile della Capitale pasticcia fra morale privata e morale pubblica dai tempi dei sette re. Scandalizzarsi è inutile, non giudico ma stanno esagerando: come moralizzatori non sono credibili. Come racconta l'adorato Andrea Carandini nei suoi saggi archeologici, le mogli dei due re Tarquini erano molto simili alle signore che cenano fra Moro e Bolognese.La signora che magari adesso vota Grillo, perché non se ne può più, spiega che così sono più obbedienti e magari non possono andare un mese a casa, dunque pure in agosto guardano i golden retriever che in barca impelano. Intendiamoci: non voglio condannare nessuno. Vivo e sguazzo in questo ambiente, ascolto, rido, sono i miei amici e i miei parenti. Mi rassegno al qualunquismo, cercando magari ogni tanto di farli ragionare, ma è impossibile. Si sentono giusti, onesti e perfetti, danno tutte le responsabilità al potere degli eletti.Proprio identiche: usavano le bighe come oggi i Suv per sbaragliare le nemiche, edificavano anche nelle strade sacre e alle terme (i centri benessere di oggi) si vantavano dei loro delitti. Forse non dicevano: come siamo caduti in basso. Stavano inventando la società civile.(Barbara Palombelli per "il Foglio")http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane