La società della prostituzione

Creato il 31 agosto 2013 da Marinobuzzi

Per giorni i titoli dei giornali locali hanno messo alla gogna una ragazza che si prostituiva accusata di avere l’AIDS e di offrire, comunque, rapporti non protetti ai clienti. Oggi un comunicato stampa della Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids fa un po’ di chiarezza sugli eventi. La giovane ragazza denuncia di essere coinvolta in un giro della prostituzione alle forze dell’ordine, durante le indagini viene fuori che la ragazza è affetta da HIV e viene arrestata con l’accusa di tentate lesioni gravi. L’esito delle analisi della ragazza viene comunicato durante il corso dell’udienza (alla faccia della privacy). Il resto lo potete leggere nel comunicato stampa (QUI), io vorrei solo fare qualche considerazione.
Il maschio che sceglie di andare con una prostituta o con un prostituto non è mai vittima, è un adulto consapevole che con le proprie azioni andrà ad ingrossare le casse della malavita organizzata. Colui o colei che sceglie di non usare il preservativo e che, a volte, è anche disposto a pagare di più per non usarlo, lo fa a suo rischio e pericolo. È chiaro che l’unico modo per difendersi dall’HIV è l’uso del profilattico, se decidi di andare con una persona che accetta di non usare il preservativo con te puoi anche immaginare che, magari, abbia fatto la stessa cosa con altri. Il fatto di mostrare un foglio di carta con scritto sopra sieronegativo non implica il fatto che tu ti senta esonerato dall’usare il preservativo. Un secondo dopo aver fatto il test io potrei aver avuto un rapporto a rischio, non è difficile da capire. La prostituzione, anche a costo di beccarmi del moralista, non è mai un bene. Esistono molti modi di prostituirsi e non mi è ancora capitato di scorgerne uno “positivo”. Le persone si prostituiscono per necessità, perché minacciate, obbligate, picchiate, ricattate (l’orrore che c’è dietro al commercio delle schiave del sesso non lo vuole vedere nessuno? Le torture? Le violenze fisiche e psicologiche?), per fare carriera. Addirittura per comprarsi il cellulare di ultimo modello ( e vorrei che si aprisse una riflessione seria anche sulla prostituzione legata al consumismo che riguarda anche minorenni). In questo caso specifico siamo di fronte a una ragazza molto giovane che ha chiesto aiuto, che è stata abusata dai clienti e dagli aguzzini, che si è ammalata e che poi è stata trattata con poco rispetto anche da parte di chi, in teoria, avrebbe dovuto prendersi cura di lei.
Smettiamola con la favoletta del sesso come “necessità”, chi ricorre alla prostituzione lo fa perché non vuole confrontarsi con le altre persone, il sesso non è un “diritto” e neppure una “necessità”, se vivessimo in uno stato meno ipocrita e sessuofobo forse riusciremmo a vivere la sessualità con maggior apertura e rispetto. Fenomeni come la prostituzione, l’abuso di droghe, alcool, la pornografia ecc… sono fenomeni che esistono perché hanno un mercato. Quindi smettiamola di sorprenderci per le conseguenze delle nostre azioni.


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