Magazine Diario personale

La sofferenza nascosta dietro la rabbia: confessioni di una donna irascibile

Da Giulia Calli @30anni_Giulia

Chi non mi conosce bene pensa che io sia una persona molto dolce e sempre gentile, una volta una collega dell'università mi aveva detto che con i miei occhi da cerbiatta nessun professore avrebbe potuto andarmi contro. Naturalmente si sbagliava, però è vero che generalmente la prima impressione che faccio sugli altri (confermata da loro) è quella di una ragazza mite.

Loro non lo sanno ma mi arrabbio moltissimo, e facilmente, e soprattutto con le persone a cui voglio più bene . Chi si trova davanti a una giuliacalli in un momento di rabbia, normalmente è meglio che si allontani: certo, se poi è lui/lei il motivo della mia rabbia, difficilmente si libererà di me fino a che non gli avrò spiegato in maniera iper dettagliata perché mi faccia arrabbiare tanto. Altro punto dolente, mi arrabbio con le persone prima che si verifichi nella realtà il fattaccio. A volte mi capita di avere delle intuizioni e so già che di lì a poco accadrà qualcosa che mi farà perdere le staffe. Non è che sia una maga, semplicemente faccio in fretta le addizioni e so già che il comportamento di una persona avrà come risultato un evento che poi mi farà sospirare il tanto odiato "lo sapevo". Ogni tanto mi sbaglio, per fortuna, però quando ci azzecco la delusione rischia di farmi cadere nell'insicurezza totale.

Quindi il sunto è che stamattina sono già in fase prearrabbiamento per un evento che molto probabilmente si verificherà da qui a un paio d'ore. Torniamo con nonchalance al , quella malaugurata abitudine di fasciarmi la testa prima che si rompa. La mia prima reazione sono le lacrime agli occhi e la tentazione di sommergere di messaggi la persona interessata, con il solo risultato di aumentare l'ansia e la frustrazione di entrambi. Quindi ripiego su Google e digito " discorso sull'ansiaquando le persone ti fanno arrabbiare" (si lo so uso Google in stile oracolo) e mi sono imbattuta in questo articolo sulla sofferenza nascosta dietro la rabbia che vi consiglio di leggere se come me siete inclini all'arrabbiamento verso le persone care.

Malgrado le apparenze, le esplosioni di rabbia ripetute rivelano una profonda sofferenza interiore. In molti casi le persone che si arrabbiano troppo, a causa della loro storia personale, sono particolarmente sensibili alle esperienze di perdita, rifiuto e abbandono. Per questa ragione ogni minimo segnale di rifiuto o di disinteresse da parte di una persona significativa è in grado di innescare una sensazione di disperazione che si esprime con rabbia e accuse. Se ci pensiamo bene a farci arrabbiare non è mai l' evento in sè ma l'interpretazione che si da dell'evento. La persona che non riesce a controllare la rabbia tende a leggere il comportamento delle persone care in modo negativo ed esagerato, giungendo a delle conclusioni infondate che confermano i suoi peggiori timori.

Ecco, questa sono io descritta in 7 righe e mezza. Ho smesso, comunque, di arrivare a livelli di rabbia cieca in cui attacco la fonte del mio malumore accusandolo di non essere quello che pensavo. Da quando ho deciso di avere cura di me, cerco di farmi più spazio e non farmi sopraffare dalle conseguenze delle azioni altrui. Non so come andrà stavolta, ma nella mia mente già si riunisce l'unità di crisi per capire quale sia la strategia giusta da mettere in atto per non rovinarmi il fegato , nel caso in cui le cose dovessero andare male. Pensavo di optare per una sorta di calma indifferenza, respirare a fondo, risolvere il risolvibile, non arrabbiarmi. Ohm ohm ohmmmmmm.

Magari spengo pure il cellulare per il resto del giorno, ecco, o fa troppo struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia?


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