Lo scorso anno vi avevamo parlato di due bei progetti di ING Direct, “Coltiva il tuo sogno” e “Accendi il Futuro“, che avevano l’obiettivo di promuovere l’istruzione e l’educazione come un diritto fondamentale dei bambini di tutto il mondo. Oggi vi mostriamo i risultati di queste belle iniziative: 300 mila euro per la scolarizzazione e 10,000 bambini a cui è stata garantita una adeguata istruzione
L’iniziativa ha coinvolto in un piano ludico-didattico circa 50.000 piccoli studenti, insegnando loro come assumere un ruolo attivo e propositivo nei confronti del risparmio, inteso in termini generali (quindi il denaro, l’ambiente e il tempo) e della riduzione degli sprechi, e il conseguente utilizzo corretto delle risorse a propria disposizione per raggiungere gli obiettivi prefissati (www.coltivailtuosogno.it).
Un ulteriore esempio dell’impegno della banca in questo senso è Accendi il futuro, l’iniziativa speciale promossa nel 2011, che ha visto il coinvolgimento di oltre 400.000 italiani che hanno dedicato un attimo del loro tempo, solo l’attimo di un click, per accendere il futuro di un bambino dell’Etiopia. Grazie a questo progetto di charity, ING DIRECT Italia ha donato a UNICEF una cifra complessiva di 250.000 Euro consentendo la realizzazione di 50 scuole mobili in Etiopia, nelle quali potranno studiare 7.500 bambini.
Iniziative come Coltiva il tuo sogno e Accendi il futuro hanno la capacità di creare valore per tutti gli attori coinvolti - dichiara Sergio Rossi, Direttore Marketing e Comunicazione di ING Direct Italia - partendo dai bambini che nelle scuole italiane comprendono l’importanza del risparmio in un momento di crisi come quello attuale, fino ai piccoli di quei Paesi dove l’istruzione rappresenta il motore verso un futuro migliore. Tutto questo - conclude Rossi - è stato possibile grazie al forte impegno di ING Direct Italia in favore di UNICEF nella lotta agli ostacoli alla scolarizzazione, grazie al sostegno, alla sensibilità e all’interesse che continuano a dimostrare gli italiani per le difficili condizioni in cui si trovano gli abitanti di molti Paesi in via di sviluppo.”