SCIOPERO DELLE PROSTITUTE E DEGLI SPACCIATORI
Recenti studi hanno rivelato che attualmente nel nostro paese, sono queste le caste che hanno il maggior controllo sulle altre categorie, cioè che detengono il maggior potere sociale e sono in grado di poter mettere pressione sulle altre. Uno sciopero delle puttane e dei pusher manderebbe in crisi i nostri governanti che presi da potenti crisi di astinenza sarebbero alla nostra mercè. Un giorno senza zoccole e lo psiconano firmerebbe leggi scritte da Fidel Castro per un filo di fessa. Un giorno senza cocaina e la Camera dei Deputati sarà piena di disperati che si abbasserebbero le braghe davanti a Luxuria per una striscia. Mi sono già state presentate delle obiezioni a questa proposta, ma ora le chiarirò tutte :
1) la Carfagna : mi è stato fatto notare che lei non farebbe sciopero e lo credo anche io. Però ad ogni modo da sola, non potrebbe sopperire a soddisfare tutto il governo e dopo poche ore di selvaggia gang-bang crollerebbe esausta.
2) perché pusher e puttane dovrebbero far sciopero per noi e perdere soldi? Perché dopo una settimana di sciopero quintuplicherebbero i prezzi rifacendosi ampiamente delle perdite. Inoltre noi potremmo a nostra volta minacciarli di non servirci più dei loro prodotti (tranquilli, sarebbe solo un bluff).
3) ma in questo modo i pusher e le prostitute non potrebbero accorgersi del loro potere e instaurare una dittatura? è probabile, ma ciò sarebbe davvero dannoso? A mio avviso, avremo tutto da guadagnare da un cambiamento di questo genere.
Volevo già proporre questa idea all'assemblea di giovedì, ma mi sono accorto di avere un buco nei pantaloni e sono rimasto al mio posto. Farò di tutto comunque affinché questa proposta sia valutata come meglio merita e sottoposta ai voti lunedì.
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