"La spada di Allah" di Francesca Rossi (La Mela Avvelenata)

Creato il 13 luglio 2013 da Connie

Francesca è appassionata anche di danza del ventre


AUTORE: Francesca Rossi
BIOGRAFIA: Francesca Rossi è nata a Roma nel 1984 e vive a Latina. ​
Dopo la laurea in "Lingue e Civiltà Orientali" presso l'Università "La Sapienza" di Roma, si trasferisce ad Alessandria d'Egitto per approfondire lo studio della lingua araba e della cultura arabo-islamica. Attualmente è specializzanda nel corso di Laurea Magistrale in "Lingue e Civiltà Orientali" presso "La Sapienza".​Collabora con diversi magazine online ed è membro della "Società delle Letterate".​Gestisce tre siti culturali: "La Mano di Fatima", dedicato al mondo arabo-islamico, "Divine Ribelli", dedicato alle grandi donne della Storia ed il sito ufficiale interamente incentrato sulla figura dell'eroina francese "Angelica la Marchesa degli Angeli".  Tra le sue passioni ci sono la lettura, la scrittura, la musica e la danza del ventre.
SITO: http://elioreds.wix.com/francescarossi
CONTATTI: elioreds@libero.it   TITOLO DELL’OPERA: “La Spada di Allah”  TITOLO DELL’OPERA: “La Spada di Allah”

TRAMA: Cosa sarebbe accaduto se l’Impero Ottomano avesse conquistato Vienna, in quel fatidico 11 settembre 1683, quale sarebbe stato il destino del mondo? 9 settembre 1683. L'esercito ottomano tiene sotto assedio Vienna, la "Mela d'Oro", deciso a conquistarla e a penetrare, attraverso essa, nel cuore dell'Europa. Alla battaglia decisiva, da cui dipenderà il corso della Storia, mancano ormai poche ore. Il sultano, però, non è ancora sicuro di voler scatenare una guerra. Il suo prudente piano politico è in aperto contrasto con quello del suo consigliere Ibrahim, in realtà un jinn mosso dalla sfrenata ambizione e dalla sete di potere. Quest'ultimo riesce, grazie ai suoi poteri e all'alleanza con Sharif, il crudele figlio del sultano, a prendere in mano le sorti della Sublime Porta e della battaglia di Vienna, portando l'Islam a dominare il mondo.Si apre un'epoca di crudeltà ed incertezza, poiché il messaggio della religione musulmana viene traviato e modellato sulla ferocia dei nuovi padroni.Solo un'arma può uccidere il potente jinn Ibrahim: la spada di Allah.Impossessarsene, però, è un'impresa impossibile. Sarà il coraggioso Abdallah a rischiare la vita per salvare la sua amata Noor, vittima degli incantesimi di Ibrahim e liberare il mondo dall'oppressione, ristabilendo la pace ed il vero messaggio dell'Islam.Per riuscirci, però, dovrà fare i conti con la sua coscienza...

CASA EDITRICE: La Mela Avvelenata
 ANNO DI PUBBLICAZIONE: (della 1’ edizione) 5 luglio 2013
GENERE: ucronia fantasy, storico
PUBBLICO: adulti e ragazzi
PAGINE: 38
PREZZO: €0.99
REPERIBILE PRESSO: La Mela Avvelenata
E tutti i negozi online.
RECENSIONE:Cosa sarebbe accaduto se l'Impero Ottomano avesse conquistato Vienna, in quel fatidico 11 settembre 1683, quale sarebbe stato il destino del mondo?
Questo l’incipit del romanzo di Francesca. La cultura islamica dell’autrice emerge nelle delucidazioni chiare, al punto giusto e mai pesanti. La punteggiatura l’ho trovata perfetta, con pause ad effetto che rendono la narrazione simile a un racconto delle Mille e una notte: un tocco di realismo e un tocco di magia.
I termini arabi sono azzeccati e usati con maestria, i dialoghi adeguati ai personaggi. Il mio personaggio preferito è Abdallah, senza alcun dubbio. In alcuni tratti del romanzo mi è sembrato di ritornare a “La Rosa di Bagdad” splendido lungometraggio animato: stesse atmosfere esotiche, una storia d’amore sofferta e che lotta fino alla fine quella tra Abdallah e Noor, la principessa… E un tantino di Excalibur, la spada di Re Artù! Francesca illustra il mondo musulmano con intelligenza, ritraendo non solo i pregi ma anche le pecche, con parsimonia particolare. Un racconto che fa anche riflettere, con levità e scorrevolezza.Auguro un futuro di successi a Francesca, sperando che continui a regalarci racconti così coinvolgenti.
Come Amin e Zeila ne "La Rosa di Bagdad", Abdallah e Noor lotteranno contro la magia per coronare la loro storia d'amore
INTERVISTA STANDARD A FRANCESCA ROSSI
1.   Ciao e benvenuto sul mio blog; ci parli un po’ di te, non come autore ma come persona?Grazie a te J . Sono una persona abbastanza testarda, meticolosa e allegra, almeno stando a quel che sostengono amici e parenti. La curiosità mi spinge a cercare sempre nuovi stimoli, a buttarmi nelle cose con entusiasmo. Poi può andare bene o male, ma almeno posso dire di averci provato e, parafrasando Neruda, di aver vissuto. Posso dire che non amo “stare ferma”, mi piace imparare e credo che nella vita non si dovrebbe mai smettere di farlo. E’ continua esperienza.
2.   Quando e come è nata la tua passione per la scrittura?
Non saprei individuare un momento esatto. E’ nata con me, credo, come la passione per l’Oriente. Sono entrambe parte di me. La consapevolezza è arrivata col tempo, ma la scintilla c’è sempre stata, un po’ come i tratti caratteriali o le inclinazioni. Sono in costante divenire.
3.   Oltre alla scrittura, quali sono i tuoi interessi?
La lettura prima di tutto, perché non si può pretendere di scrivere senza divorare libri, che sono (o dovrebbero essere) il “nutrimento” di tutti. Altra grande passione è la danza del ventre, che pratico da alcuni anni con insegnanti toste e bravissime. Una vera arte di cui sto apprendendo tecnica e teoria, perché questo ballo ha una storia tanto lunga quanto ricca. Adoro la musica, il cinema e l’arte.
4.   I tuoi libri e autori preferiti?
Questa è una domanda difficile, perché sono davvero tanti, da Nagib Mahfouz a Marguerite Duras, da Karen Blixen a Su Tong fino a Edgar Allan Poe, Assia Djebar, Fatima Mernissi, Hoda Barakat, Wilbur Smith, Emilio Salgari e Frederick Forsyth. Ma sono solo unaparte. Inoltre non posso negare di dovere molto ad un’opera in particolare, la saga di Angelica la Marchesa degli Angeli, a cui ho dedicato anche un sito. Leggo romanzi, ma anche saggi, non ho particolari predilezioni.
5.   Come è nata l’idea per il tuo romanzo?
Ho pensato ad un avvenimento storico, l’assedio ottomano di Vienna del 1683, che molti, ancora oggi, sottovalutano. In realtà in quella manciata di giorni venne davvero scritta la Storia del mondo, si decise il destino d’Europa e dell’impero ottomano. L’idea c’era da molto tempo e l’ucronia mi ha permesso di riscrivere quell’avvenimento, di reinterpretarlo con l’aiuto di elementi magici e alchemici.
6.   A cosa ti sei ispirato per descrivere i tuoi personaggi? C’è qualcuno di loro che ti rispecchia più degli altri, o al quale ti senti più legato? Perché?
Tutti i miei personaggi nascono dalla fantasia che si mescola all’osservazione della realtà. Sono tutti “figli miei”, ma il protagonista Abdallah, in particolare, ha un profondo senso di onestà e integrità che condivido e cerco sempre negli altri. E’ un uomo che impara dagli errori e sa amare con intensità, senza stancarsi mai, nonostante le difficoltà della vita.
7.   Qual è il messaggio che hai voluto lasciare ai lettori?
L’ambizione sfrenata, vendicativa, quella che calpesta tutto e tutti, non ci porta da nessuna parte. La vera sfida per migliorarci, infatti, è prima di tutto con noi stessi e per noi stessi. Il protagonista Abdallah è costretto a fare i conti con la sua coscienza, a “sfidarsi”, appunto. Gli estremismi, poi, sono sempre nocivi, poiché la realtà delle cose è molto più sfumata di quanto pensiamo.
8.   Puoi descrivere brevemente il tuo percorso di autore e le tue esperienze?
Dopo la laurea in lingue orientali ho iniziato come blogger con i siti La Mano di Fatima, Divine Ribelli e il sito Angelica Marchesa degli Angeli. Ma ho sempre avuto il sogno di scrivere storie mie. Con La Mela Avvelenata ho avuto la possibilità di farlo, partecipando all’antologia “50 Sfumature di Sci-Fi” e con “La Spada di Allah”, che a settembre sarà inclusa in un’altra antologia: “Sine Tempore”, per la stessa casa editrice.
9.   Cosa ne pensi del panorama letterario odierno? Cosa vorresti dire agli autori esordienti che non hanno ancora pubblicato?
Il panorama letterario odierno offre moltissimi romanzi interessanti, bellissimi e, purtroppo, anche altri non proprio indimenticabili. Anche in questo caso non c’è una verità assoluta. Tanti esordienti, però, sono dotati di grande fantasia, proprio quel che ci vuole per rinnovare la letteratura. Però bisogna crederci, si deve osare senza mai arrendersi.
10.Quali sono i tuoi progetti futuri? Qualche anticipazione sulle tue pubblicazioni?
Ci sono nuove pubblicazioni in arrivo e altro in fase di scrittura. Posso anticipare che il prossimo racconto non sarà “islamico”, ma un romance storico. Grazie Francesca, a risentirci presto!

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