Il fenomeno della spettacolarizzazione delle notizie diventa sempre più potente nella nostra società.
Spettacolarizzazione molto presente nella politica con i “roghi” mediatici a cui assistiamo periodicamente i quali “investono” diversi personaggi della politica italiana.
Spettacolarizzazione delle notizie di cronaca: drammi e tragedie familiari che ci accompagnano per mesi interi come anche i tanti “gialli” insoluti che da tempo occupano “spazio” nei diversi media.
Spettacolarizzazione dell’economia e degli spread: show mediatico che tutti “appassiona” davanti alla tv o ad internet, una “telenovela” che a molti sembra interminabile.
Spettacolarizzazione come fenomeno che possiamo “legare” ad altri fenomeni come la “manipolazione mediatica” o “l’appiattimento culturale” come anche la “massificazione”.
Un fenomeno la spettacolarizzazione delle notizie che è da legare senza dubbio al “mito dell’informazione” “propagandato” nella società neoliberista e capitalista contemporanea.
Una spettacolarizzazione che sembra sempre più una “scenografia” da usare come “arma di distrazione di massa”.
Spettacolarizzazione che possiamo legare anche al fenomeno così definito del “killeraggio mediatico”: operazione che colpisce sia esponenti della politica, della società civile, dello sport etc., operazione spesso costituita da un rogo mediatico di ampia durata che ha come fine il suddetto killeraggio mediatico.
Quindi la spettacolarizzazione, il rogo mediatico, il killeraggio mediatico, la manipolazione mediatica e la distrazione di massa possono essere visti come un tutt’uno, uno “show mefistofelico” che ha come obbiettivo quello di “smistare” la nostra attenzione quanto più lontano possibile dai problemi reali del paese, problemi che dovrebbero essere risolti e che invece giacciono lì come “mobili abbandonati alle intemperie”.