Continuo oggi il racconto del viaggio che ho fatto a La Spezia ed alle cinque terre.
Sono andato poi a Corniglia, paese arroccato su di un promontorio alto circa un centinaio di metri e a picco sul mare.
Grazie alla sua posizione si
Mi sono poi fermato a Vernazza, borgo risalente al 1050, che in antichità era il paese più prospero delle Cinque Terre e questa sua storia di ricchezza emerge gli elementi architettonici di pregio, quali la Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, in stile gotico-ligure.
L’ultimo paese che ho visitato è stato Monterosso al Mare che è anche il paese dove il turismo si è sviluppato maggiormente dato che ha la spiaggia più grande delle cinque terre.
Monterosso al Mare non è solo spiaggia, infatti si possono visitare la Torre Aurora che divide la parte nuova del paese dalla parte vecchia, l'Oratorio della Confraternita dei Neri dedicato a Mortis e orationis, al cui interno sono presenti inquietanti affreschi dedicati alla Signora della morte, il Castello che si erge in posizione dominante sia sul paese che sulla spiaggia e la Chiesa di San Giovanni Battista.
Davanti a Portovenere si trova l’arcipelago con le tre isole, Palmaria, Tino e Tinetto, parte del "Parco Naturale Regionale di Porto Venere".
A questo punto ho ripreso il battello e sono tornato a La Spezia, entusiasta dei meravigliosi scorci e dei pittoreschi borghi visitati.
Arrivati a La Spezia per ora di cena, cos’ come ci avevano suggerito i gestori di Casa Danè, siamo andati a mangiare al ristorante Casa del Pomo.
In questo ristorante, avevamo mangiato anche la sera prima e siccome ci eravamo trovati bene, abbiamo deciso di ritornarci. Potete leggere la mia opinione sul ristorante cliccando su: Ristorante Gira dal Pomo
Domenica mattina, sono stato a Lerici, uno dei tre comuni che si affacciano sul golfo dei poeti. Per molti anni Lerici ha ospitato Byron, Shelley e Byssh Shelley.
Sorge in una insenatura su cui spicca arroccato su di un promontorio l'imponente castello, oggi sede museale.
E’ stato nell’antichità un importante porto dove approdavano viandanti e pellegrini si collegavano alla Via Francigena verso Roma o il nord Italia. Da qui inoltre, una diramazione della stessa via, portava al cammino per San Jacopo di Compostela.
Ancora oggi si riconosce l’impronta medievale data dalle abitazioni disposte lungo le strette vie (carrugi).
Da non perdere è una passeggiata all’interno del quartiere ebraico del ghetto e la camminata del lungomare Vassallo.
Da segnalare, inoltre, il castello, eretto dai Pisani nel XIII secolo e ampliato dai Genovesi, con all'interno la cappella duecentesca dedicata a Santa Anastasia.
Così termina il racconto del mio week end a La Spezia, se volete leggerlo dall’inizio, vi consiglio di cliccare su: La Spezia e le 5 Terre (prima parte)
Se volete vedere le fotografie che ho fatto durante questo week end, non vi resta che cliccare su: Foto di La Spezia e delle cinque terre
Inguaribile Viaggiatore
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