La spiaggia di Myrtos – Prima Parte

Da Spiaggepiubelle

A volte la voglia di mettere nero su bianco quello che mi gira per la testa mi assale all’improvviso. Non posso resistere, tanto che sarei capace di scrivere anche sulla carta igienica se non avessi a disposizione una tastiera o carta e penna.

Ed oggi sono particolarmente contenta perchè domani prendo un treno e vado a trovare i miei.

Ed allora questa pomeriggio mi faccio prendere dalla mano. Voglio esagerare. Certo, vi parlo di uno dei posti più belli, secondo me, di Cefalonia: la spiaggia di Myrtos!

Ebbene, vederla dall’alto della strada principale mi toglie il fiato.

No, non mi è successo solo quando l’ho vista la prima volta.

Per dare un’idea a chi non l’ha mai vista, ecco cos’è apparso ai miei occhi increduli.

Dicevo, mi succede tutte le volte che arrivo qui.

La bellezza di questo luogo mi trasmette così tanta energia positiva che quasi non riesco a contenerla.

Trattengo il fiato.

E so che tra poco sarò a sguazzare in quelle acque.

Dai, scendiamo! La strada è tortuosa, tutta curve e tornanti.

Mi fermerei ogni venti (trenta al massimo) metri a fare foto.

Ma C. non è entusiasta dell’idea.

Per niente.

Soprattutto perchè oggi siamo qui per l’ennesima volta. E, le foto che smanio di fare, le ho già scattate tutte da ogni angolo possibile (almeno in sei o sette copie), le altre volte che siamo stati qui. Ma, che volete farci, sono fatta così.. Ebbene, arriviamo al compromesso, me ne concede altre due, anzi tre, ma poi basta con le fermate fotografiche, si va giù!

Punto.

Però, non per voler scusare la mia mania ossessivo-compulsiva, ma questa mattina è una giornata eccezionale.

Non ci è mai capitato prima di vedere il mare così fermo qui a Myrtos.

E’ incredibile, il colore dell’acqua è indescrivibile, e purtroppo anche le foto non rendono giustizia alla meraviglia che stiamo vedendo..

Ok, raggiungiamo il nostro posto preferito, cioè in fondo sulla sinistra, vicino alle rocce e alla grotta.

Mentre attraverso la spiaggia, dopo aver superato l’unico piccolo chiosco presente, mi sento rinascere.

La sabbia bianca qui nel mezzo è finissima, soffice, tiepida..

Credo che sia proprio questa sabbia, o polvere di essa, che a volte va in sospensione nell’acqua.

Voglio dire che può capitare, dopo una mareggiata, che le particelle bianche rimangano in sospensione nell’acqua e la colorino a zone, in tante sfumature (sfumature di azzurro questa volta, eh!!!) a seconda delle correnti.

Non riesco a spiegarvelo meglio, non l’ho mai visto in nessun altro posto un fenomeno simile.

Si presenta così.

Ed ora perdonatemi, se vorrete, la continuazione la troverete la prossima volta.

Greta