La spiaggia più bella del Brasile

Da Lucchino77

Amerigo Vespucci aveva ragione: Fernando de Noronha è veramente un paradiso. Questa era l’impressione che aveva il navigatore italiano al primo contatto con l’arcipelago brasiliano. La storia racconta, nella versione considerata ufficiale, che le prime parole pronunciate da Vespucci al arrivare all’isola nel 1503 sono state: “Il paradiso è qui”.

In realtà, motivi non gli mancavano: Fernando de Noronha è un luogo pieno di bei paesaggi e ricco di attrazioni.

La miscela delle sceneggiature disponibili in tutto l’arcipelago è responsabile dell’inclusione di Fernando de Noronha in corsa per diventare una delle nuove 7 meraviglie naturali del mondo, in un’elezione organizzato dalla New 7 Wonders. Il risultato uscito da poco ha avuto esito negativo, ma l’arcipelago può già vantarsi di essere considerata dall’ Unesco un Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 2001.

Ci sono 21 isole e isolotti in tutto per un totale di 26 km ² di terreno bloccati nel bel mezzo dell’ Oceano Atlantico, 545 km di distanza da Recife, capitale del Pernambuco, e 360 km da Natal, capitale del Rio Grande do Norte.

Non c’è davvero una stagione giusta per visitare l’arcipelago. Anche se l’estate brasiliana è da dicembre a marzo, il calore prevale per tutto l’anno nella regione. La temperatura media è di 28 º C. In ogni caso, gli alberghieri locali considerano i mesi di bassa stagione che va da marzo fino a giugno, a causa dei livelli elevati di pioggia. Eppure, è possibile trovare un beneficio in tempi di aumento delle precipitazioni. Per gli amanti delle cascate, è proprio in questo periodo che si formano le cascate nell’isola. Un extra per un posto già così benedetto dal mare.

Baía dos Porcos

Praia da Conceição

Morro Dois Irmãos

In realtà, è proprio nel mare che troviamo le maggiore ricchezze dell’arcipelago. Con l’acqua intorno ai 28 ° C, il mare è gradito dai surfisti, sommozzatori ed ammiratori della fauna: si incontrano tra l’altro squali e delfini. Può sembrare contraddittorio affermare che i surfisti, sommozzatori e squali convivono armoniosamente nello stesso spazio, ma questo è esattamente ciò che accade. Gli attacchi, fino adesso, sono inesistenti. Questi fattori rendono Fernando de Noronha uno dei migliori posti per le immersioni in Brasile. Come si non bastasse la vita marina, si possono ancora visitare le navi naufragate vicino alla costa, anche in immersioni notturne.

Le condizioni per la pratica di surf non deludono. Tuttavia, c’è un periodo giusto per questo. E ‘da dicembre a marzo che le onde arrivano con maggiore intensità sulla costa dell’ isola, in particolare la parte che si affaccia l’emisfero settentrionale. La qualità delle onde in questa area ha fatto in modo che la spiaggia Cacimba do Padre si prendesse un posto al calendario delle World Qualifying Series (WQS), la divisione d’accesso al principale campionato mondiale di surf. La buona notizia è che l’isola possiede un noleggio di tavola da surf (Solymar, tel. 81 3619-1965, circa 15 euro al giorno), che garantisce ai surfisti un notevole risparmio, evitando le tasse di trasporto aereo applicato in Brasile.

Geografia

L’arcipelago conta 21 isole, essendo la più grande e unica abitata Fernando de Noronha, che possiede un parco nazionale marino che prende l’85% del suo territorio. Le leggi federali controllano gli spostamenti ed applicano delle tasse giornaliere per il soggiorno dei turisti tra i pochi più di duemila abitanti, per preservare il santuario della fauna selvatica in cui vivono più di 250 specie di pesci. Un esempio del rigore è l’immersione nella spiaggia di Atalaia che richiede l’acquisto di un biglietto, determina la quantità di minuti che si puo restare e vieta l’uso di creme solari, perché la chimica non aggredisca l’acqua cristallina e le creature marine.

     

Fernando de Noronha è un’isola di tipo oceanico, mentre Ilhabela, a São Paulo, o Itaparica, a Bahia, sono dell’isole costiere, disseminate sulla superficie della piattaforma continentale, eventualmente collegate al continente in passato. Le Isole oceaniche sono i picchi delle grande montagne sottomarine. Noronha è nato da una eruzione vulcanica, lontano dalla terra ferma. Chi trascorre dei giorni liì si gode ancora della sensazione di essere vicino alla sabbia e alle tartarughe, lontano da tutto. Anche il tratto di asfalto nel arcipelago è corto: 6,8 km.

Storia

Oggi Fernando de Noronha è un polo turistico, ma storicamente la sua funzione era un’altra. Tra il 1737 e il 1942 funzionava un presidio nell’isola che riceveva la maggior parte dei prigionieri politici. L’hanno costruito per che la distanza dall’isola alla terraferma garantiva un isolamento totale. Non a caso, il più famoso registro che coinvolge i presidi è di un condannato che è riuscito a evadere non solo una volta, ma perfino 2volte!

E’ stato Sergio Lino da Silva, che nel corso del 1940 ha sorpreso le autorità e la popolazione con l’ impresa di evadere del carcere ed arrivare verso il continente, senza cibo né acqua a bordo di navi precarie. Più volte ricatturato, Sergio ha ricevuto il perdono del Governo del Brasile per i suoi atti di coraggio. Oltre a decine di storie, rimarranno li le rovine dell’antica costruzione. Visitare il carcere significa tuffarsi in parte della memoria locale, molto apprezzata dagli nativi.

Ma la funzione storica di Fernando di Noronha non è limitata solo alla prigione. Durante la seconda guerra mondiale l’isola fu trasformata in un territorio federale subordinato al ministero di Guerra del Brasile. Con la sequenza della guerra fredda e il regime militare (1964-1985) l’arcipelago solo ha lasciato di essere amministrato dello ministero di Guerra nel 1988, ma ancora oggi è possibile trovare marche di questo periodo caratterizzato di gallerie e trincee.

 

Così, l’aggiunta della storia a ricchi scenari di paesaggi, fa in modo che Fernando de Noronha guadagni sempre più valore nel panorama del turismo brasiliano ed internazionale. La popolazione con la loro energia intensa e sempre accogliente, la cultura locale singolare e l’infinita bellezza naturale ci fanno riflettere: Amerigo Vespucci aveva ragione. Fernando de Noronha è un paradiso!


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