La spiritualità è la chiave della felicità dei nostri figli

Da Paternamente.it @paternamente
"Per rendere i bambini più felici, dovremmo incoraggiarli a sviluppare un forte senso del valore e significato della propria vita", secondo il dottor Mark Holder presso la University of British Columbia in Canada e i suoi colleghi Dr. Ben Coleman e Judi Wallace. La loro ricerca (del 2008) mostra che i bambini che sentono che la loro vita ha un significato e un valore e che sviluppano profondità e qualità delle relazioni - entrambe misure di spiritualità - sono più felici. Sembrerebbe, tuttavia, che le loro pratiche religiose abbiano scarso effetto sulla loro felicità. Questi risultati sono stati pubblicati nell'edizione online del Journal Springer of Happiness Studies.
Sia spiritualità (un sistema di valori interiore da cui la persona ricava forza e sicurezza) che religiosità (riti istituzionali religiosi, pratiche e credi) sono stati collegati a una maggiore felicità negli adulti e negli adolescenti. Al contrario, molto poco è stato fatto su bambini più piccoli. Nel tentativo di individuare strategie per aumentare la felicità dei bambini, il titolare della ricerca e i suoi colleghi hanno cercato di capire meglio la natura del rapporto tra spiritualità, religiosità e la felicità nei bambini dagli 8 ai 12 anni. Un totale di 320 bambini, provenienti da quattro scuole pubbliche e due scuole di ispirazione religiosa, hanno completato sei diversi questionari per valutare la loro felicità, la loro spiritualità, la religiosità e il loro carattere. Anche ai genitori è stato chiesto di valutare la felicità e carattere dei loro figli.
Gli autori hanno scoperto che i bambini i quali hanno evidenziato di essere più "spirituali" erano più felici degli altri. In particolare, gli aspetti personali (quali significato e valore della propria vita) e sociali (ossia qualità e profondità delle relazioni interpersonali) della spiritualità sono forti "predittori" di felicità dei bambini. La "spiritualità" influiva fino al 27 per cento di differenza nei differenti gradi di felicità espressi dai bambini.
Anche il carattere di un bambino è risultato essere un importante "predittore" di felicità; in particolare, i bambini più felici erano più socievoli e meno timidi. Tuttavia, paradossalmente, nella ricerca, le pratiche religiose - tra cui andare in chiesa, pregare e meditare - hanno avuto poco effetto sulla felicità di un bambino.
Secondo gli autori, "rafforzare il senso del valore e significato della propria vita può essere un fattore chiave nel rapporto tra spiritualità e felicità". Essi suggeriscono che le strategie volte ad aumentare il senso del valore e significato della propria vita nei bambini - gentilezza verso gli altri, atti di altruismo e di volontariato - possono aiutare a rendere i bambini più felici.
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Fonte: traduzione di paternamente.it da Springer, science + business media