La sposa silenziosa
di A.S.A. Harrison
Autore: A.S.A Harrison (Traduttore: Alisa Matizen, Irene Abigail Piccinini)
Edito da: Longanesi
Prezzo: 16,60 € cartaceo // 9,99 € ebook
Genere: Thriller, drammatico
Pagine: 333 p.
Trama: Jodi è la compagna perfetta e Todd non potrebbe mai fare a meno di lei. Abituata a vivere all’ombra del suo uomo, Jodi lo accudisce, lo asseconda, contribuisce a fare di lui, giorno dopo giorno, una persona di successo. Elegante, sofisticata, sicura di sé, Jodi è una psicoterapeuta che ha rinunciato alla carriera pur essendo molto brava a scavare nella mente dei pazienti, almeno quanto lo è a mentire a se stessa. Todd è un uomo d’affari avido, egocentrico e, al contrario della moglie, molto prevedibile: tutto ciò che desidera se lo prende, soprattutto quando l’oggetto del desiderio sono le donne. Todd e Jodi sono una coppia come tante. Ma un giorno succede qualcosa che rischia di frantumare il loro rapporto mandandolo in pezzi affilati e taglienti, come uno specchio caduto a terra. È in questo istante che Jodi capisce di non poter più essere una sposa silenziosa e di dover scegliere tra giustizia e vendetta. Trascinante e coraggioso, questo romanzo d’esordio rende con assoluta precisione le sfaccettature e le contraddizioni che si nascondono nella vita di una coppia, coglie il mistero che la tiene unita ma anche il momento esatto che prefigura la catastrofe, avvolgendo il lettore nelle spire di una vicenda tanto terribile quanto umana.
Opera prima e, ahimè, anche ultima di A.S.A Harrison, in quanto dopo pochi mesi dall’uscita del libro in America è stata sopraffatta dalla terribile malattia contro cui stava lottando.
Ho letto questo libro e l’ho trovato agghiacciante. L’argomento lo si conosce leggendo la sinossi. Insomma dai, è sempre la solita storia. Un marito che cornifica la compagna per una vita, ma che non contento, dopo vent’anni di apparente felice ed appagante convivenza, si invaghisce di una giovanissima “cretinetta”, si fa fare un bellissimo tatuaggio, (nella speranza che il mondo lo veda più giovane, senza sapere che invece appare solo più sfigato), molla tutto e se ne va in cerca di chissà quali nuovi orizzonti… poveretto.
Personalmente ammiro questa donna, ed ammiro l’ottimo rapporto che deve avere con la sua coscienza. Non sono come lei e probabilmente se la conoscessi non sarei neanche sua amica. Però, pur non approvando il gesto, capisco perfettamente le sue ragioni e mi compiaccio di come sia riuscita a mantenere una freddezza ed un distacco che solo pochi riuscirebbero a mantenere in determinate situazioni… anche se, in fondo, ho sempre pensato che chi svolge determinate professioni, come lo psicologo e lo psichiatra, non sia completamente a posto.
Detto ciò, penso che La sposa silenziosa sia un buon libro, ben scritto, scorrevole, anche se non riesce a coinvolgere fino in fondo. Forse lo definirei un libro freddo, anzi, di più, come dicevo, agghiacciante. Interessante è lo studio psicologico dei personaggi, di come l’autrice abbia scavato nel profondo dell’animo e nel passato dei due protagonisti per delinearne un profilo personale davvero degno di uno che nella vita veramente svolge la professione di psicologo.
Un libro che svela le piccole e grandi debolezze di molti uomini, che arrivati alla soglia della mezza età, vogliono ancora provare l’ebrezza e la freschezza dei vent’anni ma, che spesso rischiano di scadere nel ridicolo e rovinare rapporti ancora degni di essere vissuti.
Strano come la vita possa farti doni inaspettati. In origine era andata da Gerard per completare la sua formazione ma non può negare che nel corso del suo lavoro con lui abbia sbirciato attraverso la lente del proprio occhio interiore e scoperto parti importanti di se stessa, per esempio la sua enorme abilità a escludere quello che non voleva vedere, dimenticare quello che non voleva sapere, togliersi qualcosa dalla mente e non pensarci mai più. In breve, vivere la vita come se determinati eventi non fossero mai accaduti. Qualunque strizzacervelli sa che non è l’evento in sé ma la tua reazione a creare il vissuto.
Decisamente lo consiglierei agli uomini, anche solo per mostrare loro che non sempre ciò che all’apparenza è docile di fatto, poi, lo sia veramente, e di come in realtà non si conosca mai fino in fondo la persona che si ha accanto… quindi… attenzione uomini a farci incazzare!