di Nicola Pucci
Esaurito l’antipasto sui ghiacciai austriaci di Sölden e tra le nebbie di Levi, la stagione dello sci alpino entra nel vivo con le gare Oltreoceano nel continente americano. Tina Maze e Ted Ligety in gigante, André Myhrer, Maria Riesch e Kathrin Zettel tra i pali stretti dello slalom hanno ben debuttato annunciando già dall’avvio la loro candidatura a protagonisti del Circo Bianco.
Marcel Hirscher – http://static1.kleinezeitung.at
Si riparte da Marcel Hirscher e Lindsey Vonn, dominatori della stagione passata che si apprestano a difendere il trofeo dall’assalto di una folta schiera di concorrenti, una giusta miscela tra veterani ancora in grado di piazzare la zampata vincente e rampanti ambiziosi che puntano a ritagliarsi uno spazio importante. Ma se per l’”imperatore” d’Austria la forma è già buona in quest’inizio invernale, la bella americana tiene il mondo dello sci col fiato sospeso per problemi di salute che l’hanno tenuta lontana dalle prove finlandesi: parrebbe un batterio intestinale.
Nell’attesa delle prime risposte di una certa rilevanza ci piace analizzare quelli che saranno i temi dominanti di una stagione che avrà come epicentro i Mondiali 2013 di Schladming.
Tra i maschietti, quindi, tutti contro lo squadrone austriaco e il suo campione più acclamato, autentica star in patria a dispetto di un carattere non certo convincente. Mancherà però quest’anno il più agguerrito rivale della passata stagione, lo svizzero Beat Feuz, specialista delle discipline veloci, che complice una preoccupante infezione al ginocchio sinistro è fermo ai box e probabilmente salterà l’intera annata. Torna ad essere competitivo il croato Ivica Kostelic, 33 anni appena compiuti, vincitore della sfera di cristallo due anni fa e tra i più affidabili sia tra i pali che in velocità; soprattutto il norvegese Svindal sarà della partita per la classifica generale e la doppia affermazione in discesa e supergigante a Lake Louise sono più di una seria candidatura alla Coppa del Mondo, così come in casa Francia si punta al definitivo salto di qualità del talento Alexis Pinturault. Carlo Janka, infine, qualche anno fa fenomeno, rappresenta un’incognita e chissà mai se tornerà quello di un tempo.
Un capitolo a parte meritano i nostri azzurri, attesi ad una stagione da protagonisti. In discesa e supergigante giocheremo la carta Christof Innerhofer che punta grosso all’evento mondiale di Schladming e potrebbe anche inseguire un buon piazzamento in classifica; Fill, Paris e soprattutto Werner Heel devono rilanciarsi dopo un paio di stagioni di buio totale, si attendono buone cose da Matteo Marsaglia. Gli atleti italiani saranno decisamente più competitivi nelle discipline tecniche: Manfred Moelgg sembra rinato, Blardone è una sicurezza in gigante e tra i pali stretti dello slalom abbiamo un poker di atleti che potenzialmente possono conquistare ogni pendio, Deville, Thaler, Razzoli e Gross. Hanno “steccato” al debutto a Levi ma le gare che contano arrivano tra qualche settimana.
Tina Maze – http://www.vavel.com
Più confusa appare la situazione tra le ragazze. In attesa di scoprire come sta Lindsey Vonn, Tina Maze appare la più autorevole candidata a succedergli sul trono di regina; la slovena, seconda l’anno scorso, è nel pieno della maturità atletica ed è pronta a competere con l’americana ai massimi livelli: in gigante è la più forte, in slalom vale il podio e nelle discipline veloci ormai stazione tra le prime. Maria Riesch potrebbe ricoprire il ruolo di terza incomoda, pronta a sfruttare eventuali debolezze delle due primedonne, l’austriaca Anna Fenninger è attesa al definitivo salto di qualità. Goergl, Zettel, Kirchgasser e Marlies Schild sono le altre stelle dalla squadra austriaca, Lara Gut non decolla, Rebensburg, Worley e Poutiainen possono piazzare qualche bel colpo vincente e non fanno mistero di attendere Schladming come perno della loro stagione.
Le nostre ragazze, infine, daranno battaglia potendo giocare buone carte in ogni disciplina. Federica Brignone e l’indistruttibile Denise Karbon in gigante figurano ormai tra le migliori, Manuela Moelgg insegue con ostinazione la prima vittoria in Coppa del Mondo, le tre Fanchini, Nadia, Elena e Sabrina, vanno a corrente alternata, si spera di recuperare Chiara Costazza ai livelli di competitività di alcune stagioni orsono in slalom. Ma è su Irene Curtoni, ventisettenne valtellinese nata ad Echirolles, banlieue di Grenoble, che sono riposte lo principali speranze tricolori di primeggiare in Coppa del Mondo. Buon sci a tutti.